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Inter-Fluminense, clima, soldi, rispetto: parla Portaluppi

L’allenatore del Fluminense ha parlato della sfida contro l’Inter nella conferenza pre-partita: tra clima, atteggiamento e divari economici.
Manca sempre meno al fischio d’inizio di Inter-Fluminense, gara valida per gli ottavi di finale del Mondiale per Club. La sfida mette in palio un posto nella semifinale contro la vincente di Manchester City-Al Hilal. Dalla parte del Fluminense ci sono abitudine al caldo e ritmo tecnico, ma sarà importante vedere come la squadra reagirà contro un avversario costruito con altri mezzi. L’Inter ha avuto qualche problema di formazione negli ultimi giorni, mentre il gruppo brasiliano si è mosso compatto verso questa sfida.
L’allenatore brasiliano parla del clima
Durante la conferenza stampa, il tecnico Renato Portaluppi ha risposto anche alle domande sulle condizioni climatiche negli Stati Uniti. L’argomento era già stato affrontato da Chivu, con un riferimento alla possibilità di interruzioni in caso di fulmini. L’allenatore brasiliano ha commentato la situazione con tono diretto: “La natura è natura, non posso combatterla. In Brasile giochiamo sotto la pioggia, sotto i fulmini, sotto tutto. Qui, se un fulmine cade a 10 km di distanza, ci si ferma… Ma se la partita si interrompe, la cosa più importante è restare sul pezzo”.
Il tema economico
Nel corso della conferenza, Portaluppi ha parlato anche delle differenze tra le squadre europee e quelle sudamericane. “Sappiamo quanto siano forti gli europei, ma questo è solo sulla carta. Molti dicono che sono loro i favoriti, ma in campo poi può succedere qualcosa di diverso”, ha dichiarato l’allenatore del Fluminense. La parte più significativa del suo intervento ha riguardato il tema delle risorse. “Se vai al mercato con 1000 reais puoi comprare quello che vuoi, se vai con 100 hai meno scelta. È un po’ quello che succede nel calcio: l’Europa ha 1000 reais, noi 100”. Per Portaluppi, il vero vantaggio dell’Inter non sta solo nei nomi o nei numeri, ma in un sistema calcistico con accesso a mezzi ben diversi. La sfida di stasera, per lui, passa soprattutto dalla testa: “Tutto dipenderà dalla testa dei giocatori”.
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