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Inter, occhi sulla difesa dopo un avvio con troppi gol subiti

Dati e confronti con le rivali mettono in luce un problema strutturale: tra carichi di lavoro, età media elevata e valutazioni di mercato, il club valuta innesti giovani per blindare il futuro.
In casa Inter cresce l’attenzione verso la fase difensiva. La squadra di Cristian Chivu ha iniziato la stagione con un calendario intenso, tra Mondiale per Club e amichevoli di preparazione, totalizzando sette partite e subendo nove gol. Il dato include i due incassati dal Monza, altri due dall’Inter Under 23, uno dal Monaco e quattro complessivi nel tour americano contro Fluminense, River Plate, Urawa Red Diamonds e Monterrey. Il tecnico rumeno attribuisce gran parte delle difficoltà ai carichi di lavoro imposti in questo periodo, studiati per raggiungere il picco di condizione all’inizio del campionato. Nonostante ciò, le statistiche hanno acceso un segnale d’allarme: la dirigenza è focalizzata su Lookman per l’attacco, ma non esclude interventi mirati anche in difesa.
La retroguardia più anziana tra le grandi
Il confronto con le altre big del campionato mostra un’età media più alta per la difesa interista: Acerbi, Bastoni, Bisseck, De Vrij e Pavard arrivano a 29,8 anni, mentre il Milan con l’acquisto di De Winter scende a 24,7. Napoli e Juventus seguono con 27,6 e 27,4. Alla lunga stagione scorsa, conclusa con segnali di affaticamento, si lega anche il trend negativo dell’ultima fase con Simone Inzaghi: tredici reti subite nelle ultime sette gare, diciotto se si allarga il conto alle ultime dieci. Avversari di alto livello, certo, ma la tendenza si è confermata sotto la gestione Chivu. Dalla Serie A a 20 squadre, solo in due stagioni la vincente del titolo non è stata tra le meno perforate: l’Inter di Mancini nel 2006-07 e la Juventus di Sarri nel 2019-20. La solidità difensiva, dunque, resta un fattore decisivo per chi punta allo scudetto.
Due nomi giovani per il futuro dell’Inter
Sul fronte del mercato, la priorità immediata resta l’arrivo di Lookman per rinforzare l’attacco, ma il reparto arretrato potrebbe presto vivere un rinnovamento. L’idea della dirigenza è replicare quanto fatto in avanti, dove sono usciti Arnautovic e Correa per far spazio a Esposito e Bonny. Un’eventuale cessione di Pavard, giocatore con ingaggio e peso a bilancio significativi, aprirebbe la strada a un difensore giovane e con margini di crescita. Due i nomi in evidenza: Oumar Solet dell’Udinese, 25 anni, fisico imponente e già protagonista di prestazioni di spessore in Serie A, e Loic Badé del Siviglia, coetaneo e vincitore dell’Europa League contro la Roma. Entrambi offrono qualità tecniche e prospettiva, oltre a un profilo più fresco per una linea difensiva che necessita di nuova linfa. Le parole del ds del Siviglia, Cordon, alimentano le suggestioni: “Sono convinto ci saranno sorprese”. Un indizio che potrebbe anticipare movimenti importanti, magari proprio con destinazione Milano.
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