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Inter-Urawa, Chivu sorride: primo successo grazie ai giovani

Prima vittoria alla guida della Prima Squadra per Cristian Chivu che però ha dovuto soffrire tanto per portare a casa i tre punti.
La seconda gara ufficiale di Cristian Chivu sulla panchina dell’Inter coincide con un successo, maturato dopo una sfida intensa contro gli Urawa Red Diamonds. La squadra giapponese ha messo in difficoltà i nerazzurri con una fase difensiva decisamente organizzata: l’Inter è apparsa decisamente sulle gambe e condizionata da alcune prestazioni decisamente insufficienti che fanno notizia. Al termine della gara, Chivu ha elogiato la serietà degli avversari ai microfoni di DAZN: “Gli avversari hanno fatto una buona gara, una partita seria. Per quanto riguarda noi abbiamo provato in tutti i modi a fare gol e a creare scompiglio in una squadra organizzata che ha difeso molto alto. Nel secondo tempo con l’ingresso di Pio abbiamo provato a sfruttare meglio i cross. Ci abbiamo creduto fino in fondo e ce l’abbiamo fatta, sono orgoglioso perché contro una squadra solida come gli Urawa non era facile”.
I cambi cambiano il volto del match
Nel secondo tempo, il tecnico ha deciso di intervenire inserendo nuovi elementi offensivi, tra cui Pio Esposito. Questa mossa ha permesso all’Inter di occupare meglio l’area di rigore e sfruttare i cross provenienti dalle fasce. Chivu ha spiegato che l’idea iniziale era quella di mantenere il sistema con due trequartisti, ma il gol subìto ha spinto verso scelte più offensive. I nerazzurri hanno così aumentato la pressione, costringendo gli avversari ad abbassarsi.
Carboni decisivo nel finale
Nel recupero Valentin Carboni ha segnato il gol decisivo che ha consegnato all’Inter la vittoria per 2-1. Una rete dal grande valore simbolico, perché per il giovane talento argentino si è trattato del primo incontro ufficiale dopo otto mesi di stop per la rottura del crociato. Chivu ha voluto ricordare anche altri giovani come Pio, Sucic e Luis Henrique, ma ha sottolineato quanto sia stato bello rivedere Carboni in campo e soprattutto vederlo decisivo. Il tecnico si è detto orgoglioso per l’atteggiamento della squadra, capace di crederci fino alla fine contro un avversario solido.
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