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Confusione Inter, Marotta sotto accusa: la colpa è di Chivu

L’Inter è negli Stati Uniti ma in patria scoppiano le polemiche: scelta di Chivu definita inspeigabile e Marotta finisce nel mirino.
C’è un entusiasmo a metà che accompagna il viaggio dell’Inter negli Stati Uniti. La squadra si prepara ad affrontare una competizione storica, il nuovo formato del Mondiale per Club, ma le sensazioni non sono tutte positive.
Qualcosa, infatti, sembra essersi inceppato nella comunicazione tra società e tifoseria. Da un lato c’è l’attesa per rivedere i nerazzurri in campo dopo mesi di silenzio; dall’altro, però, c’è un malessere latente, che non accenna a spegnersi e che ruota attorno a una decisione che ha spiazzato tutti: la scelta di Cristian Chivu a nuovo allenatore della prima squadra.
Inter: Marotta sotto accusa
Una scelta improvvisa, almeno all’apparenza. E nonostante il rispetto e l’affetto che Chivu ha saputo costruirsi all’interno del mondo Inter, la sua nomina a tecnico non è stata accolta con entusiasmo unanime. Anzi, in molti – anche tra gli addetti ai lavori – l’hanno considerata confusa, poco coerente con il percorso che il club sembrava voler intraprendere dopo l’addio di Simone Inzaghi.
Tra le voci più critiche c’è quella, sempre molto diretta, di Daniele Adani. L’ex difensore, oggi opinionista, non ha voluto mettere in discussione la competenza di Chivu – che anzi ha definito “bravo, serio e appassionato” – ma ha sollevato una questione più profonda: quella del metodo. “La scelta deve essere legata alla ricerca. Io scelgo e prendo una direzione.
Oppure, ho una direzione in testa e quindi vado a prendere chi la può interpretare. Onestamente non l’ho capita”, ha detto Adani con la schiettezza che lo contraddistingue.
Il punto non è se Chivu sia all’altezza o meno, ma se ci sia stata una visione chiara e condivisa. Secondo Adani, la risposta è no. “Qualche giocatore deve essere preso, altri devono andare via. Parlo di un percorso logico, strutturato, e questo percorso io non lo vedo.” Una critica che, indirettamente ma nemmeno troppo, mette nel mirino Beppe Marotta.
Il dirigente, da anni considerato uno dei migliori in circolazione, ora si trova sotto pressione. Perché in un’estate già complicata – tra partenze, incognite e un mercato ancora fermo – la scelta dell’allenatore avrebbe dovuto rappresentare un segnale forte. E invece ha generato confusione.
I tifosi sono spiazzati. C’era chi si aspettava un nome di esperienza, chi sperava in un salto di qualità anche dalla panchina. Invece, arriva Chivu, ex bandiera con ottimo curriculum nel settore giovanile ma solo una breve esperienza col Parma in serie A. Il rischio è che venga bruciato in un contesto troppo grande, troppo esigente, troppo carico di aspettative.
Intanto l’Inter è già in campo. Ma il campo, da solo, potrebbe non bastare a spegnere le critiche. Perché stavolta, più che i risultati, a mancare sembra essere stata una visione chiara. E in un club come l’Inter, questo pesa. Eccome se pesa.
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