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Hojlund apre al ritorno in Italia ma costa troppo: l’Inter non si arrende

L’Inter riflette sul futuro dell’attacco tra valutazioni economiche e strategie per non farsi trovare impreparata in vista della prossima stagione.
La prossima stagione vedrà almeno un volto diverso nel reparto offensivo dell’Inter. Dopo l’addio a Joaquin Correa e Marko Arnautovic, il club ha già iniziato a valutare soluzioni per completare la rosa in avanti. Le partenze liberano due slot, ma non basta: c’è da chiarire anche il destino di Mehdi Taremi. L’iraniano non ha convinto nella sua prima stagione in nerazzurro e potrebbe già salutare. I dirigenti interisti osservano con attenzione l’evolversi della situazione, sapendo che molto dipenderà proprio dall’ex Porto: se dovesse restare, Marotta e Ausilio interverrebbero su un solo nome per completare il reparto. In caso di uscita, si aprirebbe la strada a due innesti. L’Inter ha quindi iniziato a muoversi su due fronti precisi, entrambi valutati in base a costi e prospettive tecniche.
Tra Bonny e Hojlund: due profili molto diversi
Il primo nome sulla lista porta ad Ange-Yoan Bonny del Parma, attaccante fisico e giovane che piace per la sua capacità di agire spalle alla porta. Il suo profilo è considerato relativamente accessibile, anche dal punto di vista economico. Il secondo obiettivo è invece ben più ambizioso e riguarda un nome già noto al calcio italiano: Rasmus Hojlund. Il danese, oggi al Manchester United, ha vissuto due stagioni altalenanti in Premier League, e la sua posizione nel club inglese non appare più centrale. Hojlund piace all’Inter da tempo e gradirebbe il ritorno in Serie A. Sportitalia ha rivelato che l’attaccante avrebbe già aperto all’ipotesi Inter, una preferenza chiara ma non facile da trasformare in realtà. Il costo dell’operazione resta alto, anche perché lo United due anni fa ha speso circa 80 milioni per acquistarlo.
La richiesta dello United e la strategia dell’Inter
Ad oggi il club inglese ha fissato il prezzo intorno ai 45 milioni, cifra che l’Inter non ha intenzione di spendere. Secondo alcune indiscrezioni, la dirigenza interista sarebbe pronta a spingersi fino a 40 milioni, ma solo attraverso la formula del prestito con diritto o obbligo di riscatto. Una soluzione che permetterebbe di dilazionare l’investimento e non compromettere il bilancio della stagione in corso. Se lo United dovesse aprire alla cessione in prestito, l’Inter potrebbe decidere di accelerare i contatti.
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