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Inter e Juve al Mondiale: il rischio nascosto tra sogni e incognite

Il Mondiale per Club si apre con molte incognite: tra speranze economiche e rischi sportivi, le italiane si preparano a una sfida dai contorni incerti.
Il Mondiale per Club apre ufficialmente i battenti con il match inaugurale tra l’Inter Miami di Lionel Messi e gli egiziani dell’Al Ahly. Una competizione attesa, organizzata con ambizioni globali e alimentata da grandi investimenti. In campo 32 squadre da tutto il mondo, in un calendario che sovverte le abitudini del calcio europeo. Paolo Condò, nel suo editoriale sul Corriere della Sera, analizza l’impatto della competizione, concentrandosi soprattutto su due aspetti: l’importanza economica dei premi e le conseguenze per le squadre coinvolte. Il format impone impegni prolungati fino a metà luglio, a pochi giorni dall’inizio dei ritiri precampionato. Le squadre che arriveranno in fondo, infatti, dovranno fare i conti con una preparazione praticamente cancellata. Le date sono strette: la Premier League inizierà il 16 agosto, la Serie A sabato 23 agosto. Tutto ciò apre interrogativi sulla tenuta fisica dei giocatori e sulla programmazione tecnica delle società più ambiziose. L’Inter si presenta in una veste rinnovata con un nuovo allenatore e qualche nuovo acquisto: Chivu dovrebbe schierare così la formazione contro il Monterrey.
Premi e novità legate alle italiane
Il tema più acceso riguarda i premi: chi arriverà ai quarti potrà incassare circa 50 milioni di euro, mentre per la vittoria finale si stima una cifra vicina ai 120 milioni. Le due italiane si presentano con allenatori nuovi, o quasi. L’Inter affida la guida a Cristian Chivu, alla sua prima esperienza sulla panchina della prima squadra, mentre la Juventus conferma Igor Tudor in una decisione che ha spiazzato parte dell’ambiente. Entrambe si muovono in uno scenario incerto, senza sapere fino a che punto convenga puntare tutto sul torneo. L’attenzione è rivolta anche a Simone Inzaghi, ora all’Al Hilal, che potrebbe affrontare il suo passato in una sfida molto particolare.
Il rischio più serio arriva dopo l’estate
Condò conclude il suo intervento con una riflessione chiara: il vero bilancio del Mondiale per Club si potrà fare solo a dicembre. Lì si capirà quanto questa competizione inciderà sulla forma fisica delle squadre coinvolte. Chi arriverà in semifinale o in finale dovrà affrontare una preparazione monca in vista della prossima stagione. Alcune big potrebbero pagare un conto salato in termini di infortuni o cali di rendimento. Per Inter e Juventus, già in fase di ricostruzione tecnica, la sfida sarà doppia: provare a guadagnare da un torneo ricco ma rischioso, senza compromettere una stagione che per entrambe dovrà rappresentare una rinascita.
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