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Il conflitto travolge anche il calcio, c’è un caso in casa Inter

Situazione sempre più delicata per un giocatore dell’Inter, alle prese con problemi internazionali e una fase personale molto complicata.
Le ultime ore in Medio Oriente hanno scosso profondamente anche il mondo dello sport. Il recente attacco israeliano su obiettivi militari e nucleari iraniani ha provocato una durissima risposta da parte del governo di Teheran. Missili lanciati su Tel Aviv e Gerusalemme hanno alimentato uno scontro che ha avuto ripercussioni anche fuori dai confini della politica e della diplomazia. Le tensioni internazionali si sono riversate anche sugli eventi sportivi: in Brasile, durante la Nations League, alcuni atleti iraniani sono stati informati dello scoppio del conflitto al termine della partita persa contro gli Stati Uniti. Scene forti, tra lacrime e preoccupazione per familiari e connazionali rimasti in patria. Lo stesso Mehdi Taremi si è trovato bloccato nel suo paese. Negli ultimi giorni si parla tanto di lui in ottica mercato ma ora passa tutto in secondo piano.
Il conflitto travolge anche il calcio, c’è un caso in casa Inter
La situazione, già gravissima dal punto di vista umanitario, ha finito per generare problemi anche di ordine logistico. Il blocco degli aeroporti in Iran ha avuto conseguenze dirette anche per gli atleti impegnati all’estero o in procinto di partire. Il sistema aeroportuale è stato chiuso per motivi di sicurezza dopo gli attacchi israeliani, rendendo impossibile ogni tipo di spostamento aereo da e per Teheran. Una condizione che ha coinvolto diversi cittadini iraniani, tra cui anche alcuni sportivi professionisti. Tra i nomi colpiti da questa paralisi c’è anche un calciatore nerazzurro, la cui assenza ha cominciato a farsi notare nel ritiro dell’Inter negli Stati Uniti.
Un attaccante dell’Inter non parte per il Mondiale per Club
Taremi, come riporta Sky Sport, non ha potuto raggiungere la squadra negli Stati Uniti per il Mondiale per Club. L’iraniano, convocato con la sua nazionale, è rimasto bloccato a Teheran dopo l’interruzione dei voli internazionali a causa del conflitto in corso. La sua situazione personale si complica ulteriormente in un momento già difficile dal punto di vista sportivo. Dopo una stagione al di sotto delle aspettative, il suo futuro resta in bilico: non è esclusa una cessione nel corso del mercato estivo. Ora, però, la priorità resta legata alla sua sicurezza.
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