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Inter, Chivu al lavoro negli USA: ecco su cosa sta insistendo il suo staff

Chivu ha diretto il primo allenamento dell’Inter negli Stati Uniti: clima sereno e lavoro mirato in attesa dell’arrivo dei big attualmente in viaggio.
È iniziata ufficialmente ieri, con la prima seduta a stelle e strisce, la nuova stagione dell’Inter. Il gruppo nerazzurro ha lavorato per la prima volta agli ordini di Chivu sui campi della UCLA, polo universitario d’eccellenza a Los Angeles. I presenti hanno trovato condizioni logistiche diverse rispetto alle abituali comodità del centro sportivo di Appiano Gentile: la struttura californiana offre grande qualità, ma il campo scelto per il primo giorno non ha regalato lo stesso impatto visivo del manto erboso italiano. Il tecnico ha puntato su un lavoro atletico abbinato a esercizi sulle combinazioni rapide, in un clima sereno e partecipato. Il romeno ha già avuto colloqui con i giocatori, anche coloro che non sono ancora ai suoi ordini, e una sua decisione potrebbe già aver sortito un effetto non da poco.
Al lavoro senza alcuni titolari
All’allenamento mancavano diversi protagonisti della passata stagione. Non c’erano i quattro azzurri a cui è stato concesso qualche giorno libero dopo gli impegni con l’Italia, così come Lautaro, Thuram, Dumfries e gli altri reduci dagli impegni con le rispettive nazionali. Il gruppo verrà completato tra oggi e domani, quando è previsto anche l’arrivo del presidente Marotta e del direttore sportivo Ausilio. Intanto, tra i presenti, da segnalare il lavoro personalizzato degli infortunati Calhanoglu, Bisseck e Pio Esposito. Nella prima giornata, come evidenzia la Gazzetta dello Sport, si è notato subito un’intesa evidente tra Palombo e Cecchi, con quest’ultimo rimasto nello staff anche dopo l’addio di Inzaghi. I due si sono posizionati fianco a fianco per seguire la seduta con attenzione, confermando il ruolo centrale che Cecchi continua ad avere anche nella nuova gestione.
Un dettaglio che non è passato inosservato
Proprio la figura di Mario Cecchi ha attirato numerosi sguardi nel primo giorno del ritiro americano. Considerato uno degli uomini più preparati dello staff, è stato lui a tenere il filo diretto tra le diverse fasi del lavoro tecnico-tattico. Secondo la rosea, è stato Cecchi a scandire tempi e movimenti in campo, quasi come se il lavoro partisse dalla sua lavagna per poi passare al gruppo. In un momento in cui si cerca stabilità nella transizione da una guida tecnica all’altra, la centralità di Cecchi assume un peso che potrebbe diventare decisivo nella stagione che sta per cominciare.
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