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Dubbi, tensione, rottura: l’ultima Inter di Inzaghi

La Gazzetta dello Sport analizza la notte di Monaco e la settimana che ha preceduto la finale tra Inter e PSG: tra tensioni, dubbi e segnali preoccupanti.
La finale persa contro il PSG ha lasciato un segno profondo nell’ambiente nerazzurro. La Gazzetta dello Sport, nell’edizione odierna, riparte proprio da lì, cercando di spiegare cosa non abbia funzionato. Il quotidiano sottolinea come, tra i pochi punti fermi nel futuro dell’Inter, ci siano Barella, Bastoni e Lautaro, che resteranno a Milano nonostante forti tentativi esterni di strapparli ai nerazzurri. Nel racconto della rosea, si ricostruisce poi una settimana, quella che portava alla finale di Champions League, vissuta in costante tensione, tra voci insistenti e un clima sempre più pesante. Le energie mentali e fisiche non sono state gestite nel modo migliore, e il campo ha restituito l’immagine di una squadra in evidente difficoltà. La partita contro il PSG è stata l’atto conclusivo di un percorso che, secondo il quotidiano, si è complicato proprio nel momento decisivo.
Dubbi, nervosismo e parole pesanti
La Gazzetta riporta come, già a partire dalla fine di maggio, si respirasse la sensazione di un gruppo arrivato al capolinea. I segnali c’erano, così come i dubbi sulla condizione fisica del gruppo e quindi in generale su tutta la preparazione atletica. Ma l’aspetto più grave riguarda la componente mentale: molti avrebbero percepito il senso di un ciclo al termine. A influenzare lo stato d’animo dei giocatori, scrive il giornale, sono state anche le continue voci su Simone Inzaghi. Voci alimentate da presenze non casuali: il presidente dell’Al Hilal era a Milano già dal 5 maggio, mentre la Juventus aveva mostrato solo un interesse marginale per il tecnico. Il passaggio cruciale, però, arriva lunedì 26 maggio, quando lo stesso Inzaghi in conferenza stampa ha pronunciato una frase che ha spiazzato i dirigenti: “Ci sono richieste dall’Italia, dall’estero, dall’Arabia, ma in questo momento sarebbe folle pensare a quello”. Secondo il quotidiano, sarebbe bastata una smentita per placare le voci. Invece, da quel momento, l’attenzione è finita più sul futuro dell’allenatore che sulla sfida contro il PSG.
Frattura definitiva prima della finale
Secondo quanto raccontato dalla Gazzetta, nei due mesi precedenti alla finale, qualcuno avrebbe notato un cambiamento evidente nel tecnico. Inzaghi sarebbe apparso più nervoso del solito, in particolare su questioni legate agli arbitraggi. Un atteggiamento che ha rafforzato la sensazione di distacco. Quando si è presentato all’appuntamento più importante della stagione, il gruppo si sarebbe portato dietro tutto questo bagaglio di tensioni. L’ultimo atto è arrivato sul campo, dove il PSG ha avuto vita facile contro un’Inter svuotata. Il divorzio, già nell’aria da settimane, è diventato definitivo nel modo più amaro.
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