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Chivu promosso da chi lo conosce: i motivi per cui può far bene

Andrea Stramaccioni torna a parlare di Inter e dice la sua sul futuro nerazzurro dopo la scelta di voltare pagina in panchina.
Quando si parla di Cristian Chivu, Andrea Stramaccioni non usa mezzi termini. Lo conosce bene, avendolo allenato tra il 2012 e il 2013 durante la sua esperienza sulla panchina dell’Inter. Già allora, secondo l’ex tecnico nerazzurro, il difensore rumeno dimostrava tratti tipici di un allenatore, distinguendosi per attenzione agli equilibri collettivi e per una mentalità già orientata al gioco di squadra. Non un dettaglio banale in un contesto dove la maggior parte dei calciatori tende a concentrarsi esclusivamente sulle proprie prestazioni. Per Stramaccioni, Chivu aveva una visione tattica superiore alla media. Il romeno ha poca esperienza ma questa è stata significativa: ecco cosa aspettarsi dalla “sua” Inter.
Doti tecniche e lettura delle partite
A supporto di questa tesi, Stramaccioni ha portato alcuni esempi tratti dalla stagione appena conclusa. Tra tutti, il secondo tempo della partita tra Parma e Inter, in cui la squadra emiliana ha rimontato due gol ottenendo un pareggio. Un risultato frutto di modifiche evidenti rispetto alla prima frazione. Ma non è stato l’unico episodio a colpire Stramaccioni: anche le gare contro la Juventus e quella decisiva di Bergamo per la salvezza hanno confermato le qualità dell’ex difensore. Secondo l’allenatore romano, il fatto che Chivu conosca perfettamente il sistema 3-5-2 e abbia un rapporto diretto con l’ambiente nerazzurro è un fattore determinante nella sua possibile ascesa.
Perché l’Inter ha scelto proprio lui
Nel corso dell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Stramaccioni ha sostenuto con convinzione la scelta dell’Inter. Il club si è trovato a dover reagire alla decisione di Simone Inzaghi, e ha optato per una soluzione in linea con il progetto tecnico avviato negli ultimi anni. L’inserimento di Chivu consente una continuità strutturale, senza sconvolgere l’impostazione tattica o lo spirito dello spogliatoio. La familiarità con la società, i giocatori e le dinamiche interne, unita al percorso che inizierà con il Mondiale per club, rende questa nomina una scommessa calcolata.
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