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Inter: il Mondiale per Club è una trappola

L’Inter guarda al Mondiale per Club con entusiasmo e timori: dagli USA potrebbe arrivare un’occasione d’oro, ma anche un ostacolo inatteso.
Il Mondiale per Club del 2025 sarà una tappa chiave nel calendario dell’Inter, pronta a rimettersi in gioco dopo la pesante delusione subita sabato nella finale di Champions League. L’appuntamento americano, in programma tra metà giugno e metà luglio, sarà il primo nella nuova formula a 32 squadre e promette grande visibilità internazionale, oltre a premi economici molto elevati. In Viale della Liberazione si guarda a questa competizione come a una possibile occasione di rilancio immediato, sfruttando la ribalta globale e l’adrenalina di un torneo che, sulla carta, può dare nuovo slancio al progetto tecnico. Sono tantissime però le ombre che accompagnano questa competizione tutta nuova.
Un’estate fittissima per i nerazzurri
Una di queste, come fatto notare dal Corriere dello Sport, riguarda la nuova struttura del torneo, cosa che implicherà un incremento netto degli impegni stagionali. Soltanto il girone garantisce almeno tre partite, che diventano cinque nel caso di accesso ai quarti di finale, sette in caso di finale. Sommando tutte le competizioni, l’Inter potrebbe superare le 60 partite stagionali, ben oltre il limite già elevato delle ultime annate. Il nodo cruciale riguarda il calendario: la conclusione del Mondiale a metà luglio impone il rispetto delle due settimane di vacanza obbligatorie per i giocatori, con il risultato di un rientro in gruppo previsto solo ai primi di agosto. Con la Serie A al via il 23 agosto, resterebbero meno di tre settimane per prepararsi.
Rischio concreto di partenza a rilento
Il punto sollevato dal quotidiano è proprio questo: la prossima stagione potrebbe iniziare in salita per i nerazzurri. Ci sarebbe decisamente poco margine per programmare una preparazione atletica completa. Un problema non da poco per un club con ambizioni da vertice. Un’eventuale partenza a rilento in campionato, con punti lasciati per strada già ad agosto o settembre, rischia di condizionare il cammino tricolore. Il Mondiale per Club, insomma, sarà una vetrina affascinante, ma allo stesso tempo un banco di prova durissimo sotto il profilo della gestione delle energie. L’Inter lo sa, e nei prossimi mesi dovrà calibrare ogni scelta con estrema precisione.
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