Calciomercato
Inter, nuova rotta tra tagli e le ambizioni De Ligt e Scalvini

La società nerazzurra pianifica il futuro con attenzione ai conti e agli equilibri. Prima della rivoluzione tecnica, c’è un nodo da sciogliere.
L’Inter prova a ripartire dopo la pesante sconfitta nella finale di Champions League. La proprietà statunitense ha indicato la direzione: contenere i costi, puntare su profili più giovani e ridurre gradualmente il monte ingaggi. La stagione, pur ricca di soddisfazioni fino alla serata di Monaco, ha lasciato dubbi su alcuni elementi della rosa, oltre che sull’equilibrio complessivo della squadra. La dirigenza, consapevole di doversi muovere con oculatezza, vuole un gruppo più dinamico, affamato e con margini di crescita, anche per affrontare meglio le competizioni future, Mondiale per Club compreso.
Rifondazione a basso costo ma di qualità
SportMediaset ha delineato alcuni dei primi punti fermi da cui la società intende ripartire. In mezzo al campo restano intoccabili Nicolò Barella e Hakan Calhanoglu, considerati pilastri tecnici e caratteriali. Altri giocatori, invece, sono sotto osservazione. Il focus si concentra soprattutto sulla difesa, reparto che potrebbe subire più di una modifica. Le situazioni contrattuali di Francesco Acerbi e Stefan de Vrij non offrono certezze. L’idea è quella di abbassare l’età media e alzare il livello complessivo. Per farlo, però, serviranno operazioni mirate, con investimenti ponderati e, quando possibile, formule vantaggiose come i prestiti.
Scalvini e de Ligt tra le idee di mercato
Due nomi, in particolare, si fanno strada nei piani nerazzurri. Il primo è Matthijs de Ligt, oggi al Manchester United. Il difensore olandese, già seguito in passato, potrebbe essere oggetto di un’operazione in prestito, anche se il club inglese non ha ancora aperto ufficialmente a questa possibilità. L’altro profilo è Giorgio Scalvini, giovane talento dell’Atalanta. L’interesse per lui non è mai svanito, ma i costi restano alti. In ogni caso, ogni scelta verrà subordinata alla questione più urgente: quella legata alla panchina. La posizione di Simone Inzaghi è ancora da definire e soltanto dopo l’incontro con la dirigenza si potrà capire se la ricostruzione verrà affidata a lui o a un nuovo allenatore.
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