L’Inter accelera sul mercato in attesa di Inzaghi: non si baderà a spese per l’attacco

L’Inter si muove su più fronti in attesa della decisione di Inzaghi. Il mercato entra nel vivo: dirigenti già al lavoro su attacco, centrocampo e difesa.

L’Inter si prepara a vivere settimane decisive. Sul tavolo ci sono due dossier pesanti: il futuro di Simone Inzaghi e le prime mosse di mercato. Il tecnico ha chiesto tempo per valutare: potrebbero esserci divergenze con la società: in ogni caso, la risposta definitiva è attesa nelle prossime ore. In parallelo, la dirigenza è già al lavoro su più reparti, con una strategia impostata assieme a Oaktree. L’obiettivo è rinforzare ogni zona del campo, tenendo sotto controllo i costi ma puntando su profili funzionali al progetto tecnico.

Difesa e centrocampo: i nomi seguiti con maggiore attenzione

Se a centrocampo l’arrivo del solo Sucic potrebbe non bastare in caso di altri addii, le attenzioni maggiori si stanno concentrando anche sulla difesa. Le posizioni di alcuni elementi non sono ancora definite. In particolare, si valutano eventuali offerte per Yann Bisseck. In caso di uscita, i profili seguiti con maggiore costanza provengono ancora da Bologna: si tratta di Sam Beukema e Jhon Lucumí. Entrambi hanno convinto per rendimento e affidabilità.

Attacco, priorità da 40 milioni: gli obiettivi

Il nome in cima alla lista per l’attacco è quello di Rasmus Hojlund. L’attaccante danese non ha trovato continuità a Manchester dopo l’esperienza a Bergamo. L’Inter lo considera il rinforzo ideale per completare il reparto assieme a Lautaro e Thuram. Il budget disponibile per una punta di primo livello si aggira attorno ai 40 milioni di euro. L’idea è quella di affiancare alla Thu-La ed al bomber da 40 milioni, un giovane di prospettiva, come Ange-Yoan Bonny del Parma. Il 21enne francese piace per caratteristiche fisiche e margini di crescita. Viene definito internamente un “piccolo Thuram” e rientra nel profilo indicato dalla nuova proprietà. Più complicata, al momento, la pista che porta a Santiago Castro del Bologna.