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Inter-Roma, quel contatto che fa ancora discutere nonostante le parole dei protagonisti del VAR

Durante l’ultima puntata stagionale di “Open VAR”, DAZN ha mandato in onda il dialogo tra l’arbitro Fabbri e la sala VAR sul contatto N’Dicka-Bisseck.
Il contatto tra Evan N’Dicka e Yann Bisseck nel finale di Inter-Roma del 27 aprile torna al centro dell’attenzione grazie all’ultima puntata stagionale di “Open VAR” su DAZN. Il programma ha proposto l’audio del confronto tra il direttore di gara Michael Fabbri e la sala VAR, offrendo così un raro sguardo interno al processo decisionale. L’episodio, molto discusso nelle ore successive alla partita, non aveva portato all’assegnazione del rigore in favore dell’Inter, scatenando proteste e polemiche. Ora si conoscono le parole utilizzate dai protagonisti nel momento dell’analisi. Un errore pesantissimo considerato che l’Inter ha perso quella gara 0-1 e che il Napoli ha vinto lo Scudetto di 1 solo punto.
Il VAR parla chiaro: l’audio dell’episodio tra N’Dicka e Bisseck
Nel filmato trasmesso da DAZN si ascolta chiaramente la voce del VAR Marco Di Bello. “Velocità zero, lui cade nel momento in cui lo molla”, afferma l’addetto alla revisione. Poi aggiunge: “Check completato, due braccia attorno al bacino, ma quando lui molla va giù”. Fabbri, in campo, conferma la decisione iniziale: “Sono solo le braccia intorno al corpo e nient’altro”. Le immagini del contatto vengono osservate con attenzione, ma nessuno dei due protagonisti dell’analisi spinge per un On Field Review. La scelta finale resta quindi quella maturata dal direttore di gara sul momento: nessun rigore.
La conferma di Rocchi: “Era rigore su Bisseck”
A fare chiarezza sul caso ci ha pensato il designatore Gianluca Rocchi, presente in studio. “In campo la valutazione è il non rigore, al monitor Di Bello sbaglia una cosa, ovvero sul fatto di non concentrarsi su come inizia la trattenuta”, ha dichiarato. Per Rocchi, l’atteggiamento di N’Dicka indica un disinteresse per il pallone, motivo sufficiente per ritenere l’azione punibile. “Quella è già punibilità 100. Poi chiaro, la decisione finale viene influenzata dalla poca sostanza della trattenuta, ma per noi è un rigore da concedere”, ha detto senza esitazioni. Il responsabile arbitrale, in realtà, già nei giorni immediatamente successivi all’episodio aveva ammesso che si trattava di un errore arbitrale.
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