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C’è un motivo se l’Inter si è bloccata: l’ex difensore lo svela in diretta

Dallo studio di Sky Sport arriva un’analisi che potrebbe far discutere: l’Inter non è più la stessa e c’è un motivo che nessuno aveva ancora sottolineato.
Nelle due partite precedenti a quella di ieri l’Inter aveva mostrato un volto fresco e convincente. Soprattutto a Torino si era vista una squadra con nove “seconde linee”, più leggera nel corpo e nella testa. È quanto fatto notare da Beppe Bergomi, ospite negli studi di Sky Sport. L’ex capitano nerazzurro ha parlato apertamente di un contrasto netto rispetto alla sfida con la Lazio. Secondo lui, le problematiche tornano a galla quando la pressione sale. Le parole dello “Zio” non passano inosservate: dietro le sue osservazioni si nasconde una riflessione più ampia, che riguarda anche la tenuta mentale del gruppo. E pensare che c’era chi aveva provato ad avvertire.
Errori e gestione: l’occasione mancata pesa tanto
La Lazio ha scelto un approccio prudente, ha lasciato il possesso all’Inter, ma ha saputo colpire nei momenti giusti. Secondo Bergomi, Baroni ha imparato dalla gara dell’andata: niente pressing alto, niente spazi aperti. L’Inter ha segnato due volte, ma sempre da palla inattiva. E quando una squadra fatica a creare gioco contro una difesa chiusa, diventa fondamentale non sprecare il vantaggio. “Una volta avanti due volte, questa partita la devi portare a casa”, ha detto con decisione. Il pareggio subìto nei minuti finali alimenta la frustrazione, ma per Bergomi la chiave non sta solo negli episodi. C’è un tema ricorrente nelle ultime settimane, legato alla gestione della gara e alla difficoltà nel chiudere partite già indirizzate.
Rigore e fallo: la doppia lettura che accende il dibattito
Si passa poi agli episodi arbitrali dubbi. Il rigore fischiato contro Bisseck e il presunto fallo commesso da Rovella sempre sul tedesco sono stati due momenti cruciali della partita. Per Bergomi, la decisione dell’arbitro sul difensore interista nasce da un errore tecnico. “Salta perché pensa che calci in porta, invece Castellanos fa il pallonetto. Torniamo sempre indietro: non è naturale stare indietro così con le braccia. Se sta con le braccia giù, secondo me non fa quel movimento. Invece allarga e allora è rigore. Il fallo subito da Rovella? Va con due mani, si è preso un grande rischio. A velocità normale sembra ancora più evidente“.
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