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Sembrava solo un pareggio, ma ora quel gesto fa il giro d’Europa

L’eco del pareggio di Acerbi continua a crescere ed arriva sino in Germania: alquanto peculiare la similitudine usata dall’ex centrocampista del Real Madrid.
Ci sono reti che valgono una stagione, altre che segnano un’epoca. Quella di Francesco Acerbi contro il Barcellona sembra appartenere a entrambe le categorie. Non è solo il gol che ha evitato l’eliminazione dell’Inter dalla Champions League nei minuti di recupero. È il modo in cui è arrivato a spiazzare chiunque: un centrale difensivo che decide di salire per l’ultima azione, si muove e calcia da centravanti trovando un angolo impossibile. Da quel momento in poi, la partita ha cambiato volto. I supplementari hanno premiato i nerazzurri con la rete decisiva di Frattesi, ma è Acerbi ad aver riscritto il destino del match e non solo. Giorni dopo, se ne parla ancora. Con toni che vanno oltre l’analisi tecnica.
Dalle parole al paragone più assurdo
A tornare sul gol dell’Inter è stato Toni Kroos, affiancato dal fratello Felix nel loro podcast ‘Einfach mal Luppen’. L’ex centrocampista tedesco ha commentato la partita, soffermandosi proprio sul numero 15 nerazzurro. A colpire non è solo stata la conclusione precisa, ma l’atteggiamento mentale. “Dal modo in cui ha festeggiato si capiva che non segna spesso”, ha detto ridendo. Ma è nella frase successiva che Kroos ha alzato il livello del suo elogio. Ha messo Acerbi sullo stesso piano di un sistema d’allarme e di un cane da guardia. Con tono serio, ha detto: “Se dovessi scegliere tra un allarme, un pastore tedesco o un Acerbi per proteggere casa mia, sceglierei Acerbi”. Una dichiarazione che ha scatenato l’ironia dei social, ma anche riflessioni più profonde sul concetto di affidabilità.
Cosa nasconde davvero questo elogio?
Al di là del tono ironico, c’è un aspetto che ha sorpreso molti ascoltatori: Toni Kroos non si sbilancia facilmente. Le sue parole raramente concedono spazio a toni entusiasti, eppure nel caso di Acerbi il giudizio è stato netto. Il paragone col cane da guardia non è stato solo un’uscita colorita, ma una vera dichiarazione di stima.

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