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Inter-Hellas Verona: la Gazzetta dello Sport ne rimanda 4

I nerazzurri sono tornati alla vittoria in campionato dopo due sconfitte consecutive: non tutte le seconde linee hanno risposto presente.
Nel grigiore di una partita con pochi lampi, uno dei volti meno attesi della serata riesce a prendersi una piccola rivincita personale. Inter-Hellas Verona non è stata certo una passerella per il bel gioco, ma ha lasciato qualche spunto interessante, soprattutto da chi raramente finisce sotto i riflettori. In un’Inter che fatica a trovare ritmo, con tanti giocatori sotto tono o semplicemente poco incisivi, sorprende il rendimento di alcuni elementi meno celebrati.
Zalewski tra i migliori per dinamismo e coraggio
Il giovane polacco, schierato titolare, si è distinto con una prestazione energica e coraggiosa. Per almeno un’ora ha offerto una delle poche soluzioni offensive con continuità, riuscendo anche a creare superiorità numerica saltando l’uomo — una qualità quasi scomparsa nel panorama nerazzurro. Poi, dopo il cambio di fascia, la sua spinta si è affievolita, ma la sufficienza piena se l’è guadagnata senza troppe discussioni. Accanto a lui, altri elementi hanno mostrato segnali di solidità: De Vrij e Carlos Augusto si sono mantenuti su un rendimento positivo, mentre Josep Martinez, Dimarco, Mkhitaryan e Taremi hanno offerto prestazioni dignitose, ma senza acuti. Più opaca, invece, la prova di Frattesi, Arnautovic e Zielinski, apparsi imprecisi nei momenti chiave.
Il protagonista assoluto e l’ennesima bocciatura
È stato Kristjan Asllani a prendersi la scena. La Gazzetta dello Sport lo ha premiato con il voto più alto della squadra, un 6,5 motivato da tre episodi chiave: il rigore trasformato, un tiro potente da fuori area e l’assist preciso per la testa di Arnautovic che però ha mandato fuori. Tre giocate che hanno fatto la differenza in una serata in cui molti compagni sembravano smarriti. Il centrocampista albanese ha messo in mostra personalità, decisione e una lucidità che non gli erano sempre state riconosciute nelle precedenti uscite. In negativo, invece, si è distinto ancora una volta Correa: la sua prestazione è stata segnata da scelte sbagliate, tocchi inutili e un errore clamoroso che ha vanificato una possibile occasione da gol per Arnautovic. Ma stavolta, almeno per una sera, a far parlare è stato soprattutto Asllani.

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