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Inter-Roma, Fabbri nel mirino: il gesto che fa infuriare i tifosi

Inter-Roma non smette di far discutere: un episodio clamoroso nel finale riaccende le polemiche.
La partita di San Siro tra Inter e Roma si è chiusa con il sorprendente successo dei giallorossi per 0-1: i nerazzurri sono alla terza sconfitta consecutiva ma c’è un giocatore in particolare che fatica a ritrovarsi. L’attenzione, ora, continua a concentrarsi su un episodio controverso avvenuto nel finale. In un match molto combattuto, con poche occasioni da gol e tanta intensità, le decisioni arbitrali hanno inevitabilmente attirato riflettori e discussioni. I tifosi nerazzurri, ma anche alcuni osservatori neutrali, non hanno nascosto il proprio disappunto per quanto accaduto nei minuti decisivi, quando un contatto in area ha suscitato forti polemiche.
Marelli interviene sul contatto tra N’Dicka e Bisseck
Durante l’analisi post partita su Dazn, l’ex arbitro Luca Marelli ha preso posizione su una delle azioni più contestate del match. Secondo il noto commentatore arbitrale, il fallo in questione meritava una revisione più attenta. Marelli ha sottolineato come il Var, in una situazione simile, avrebbe potuto assumersi la responsabilità di richiamare l’arbitro Fabbri. Nonostante la dinamica rapida dell’azione, le immagini televisive hanno mostrato una trattenuta evidente da parte di N’Dicka ai danni di Bisseck, molto prima dell’arrivo del pallone. Una circostanza che ha alimentato dubbi sulla scelta di lasciare correre e non assegnare il calcio di rigore all’Inter.
Rigore netto secondo Marelli: il Var doveva intervenire
Il cuore della polemica è stato svelato con le parole chiare di Marelli: “La trattenuta di N’Dicka inizia molto prima che la palla arrivi nella zona di Bisseck. Il giocatore dell’Inter viene trattenuto vistosamente, era calcio di rigore”. Una sentenza netta, che sposta l’attenzione anche sul mancato intervento del Var, considerato in questi casi uno strumento fondamentale per correggere gli errori di campo. Secondo Marelli, il protocollo avrebbe permesso al Var di invitare Fabbri a rivedere l’azione al monitor, senza lasciare la decisione iniziale priva di revisione.

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