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Piovono critiche su Inzaghi, ma un insospettabile cambia la narrazione

Mentre le critiche piovono su Simone Inzaghi, una voce si alza a sua difesa: dietro questa presa di posizione si nasconde qualcosa di sorprendente.
Arrigo Sacchi, più di una volta acceso critico di Simone Inzaghi, anche dopo grandi risultati positivi, ha scelto di prendere nuovamente posizione sull’operato del tecnico attraverso le colonne della Gazzetta dello Sport. L’ex tecnico, leggenda del Milan, si dice sorpreso di fronte alle critiche piovute sull’attuale allenatore dell’Inter. Sacchi sottolinea come, a suo giudizio, il mondo del calcio appaia talvolta incomprensibile. Paragonando il trattamento riservato a Inzaghi a quello vissuto persino da Ancelotti a Madrid, Sacchi evidenzia l’assurdità di certe polemiche e invita alla riflessione: com’è possibile mettere in discussione un tecnico che sta dominando il campionato italiano e che si prepara a una semifinale di Champions League?
Critiche ingenerose e turnover inevitabile
Le obiezioni rivolte a Inzaghi non si limitano ai risultati: molti puntano il dito contro un rendimento considerato inferiore rispetto a quello di qualche mese fa. La recente eliminazione in Coppa Italia, aggravata dalla sconfitta nel derby con il Milan, ha dato nuovo slancio ai detrattori. Sacchi, però, respinge queste accuse senza esitazioni. Secondo lui, giudicare un allenatore sulla base di un paio di battute d’arresto equivale a ignorare il contesto e la complessità di una stagione piena di impegni. L’ex c.t. ricorda come, dopo la vittoria contro il Bayern Monaco, Inzaghi venisse esaltato come un genio, salvo poi essere messo in croce per qualche errore. Anche il tema del turnover, spesso strumentalizzato, viene ridimensionato: Sacchi sottolinea come nessun tecnico, specie a certi livelli, agisca contro i propri interessi. Le seconde linee, pur valide, non possono garantire il medesimo livello dei titolari, un problema che riguarda anche club di caratura mondiale come il Real Madrid.
I motivi profondi della stima di Sacchi
Arrigo Sacchi non si limita a difendere Inzaghi sul piano dei risultati. La sua ammirazione nasce da elementi più profondi: il gioco chiaro e riconoscibile che l’Inter propone e la crescita personale del tecnico nel corso degli anni. Sacchi apprezza il coraggio di Inzaghi nel rinnovarsi, nel mettersi in discussione, nel voler sempre migliorare. Quando arrivò dalla Lazio, era un buon allenatore; oggi, a suo giudizio, si è trasformato in un tecnico capace di dare un contributo importante non solo al club nerazzurro, ma all’intero movimento calcistico italiano. Sacchi si chiede, non senza una punta di ironia: se l’Inter dovesse davvero conquistare scudetto e Champions League, i suoi critici continueranno a storcere il naso o saranno costretti ad ammettere l’evidenza?

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