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C’è un dato sull’Inter in Champions che nessuno ha ancora notato: può davvero cambiare tutto?

La sfida col Barcellona si avvicina, ma c’è un dettaglio nascosto nel percorso dell’Inter in Champions che potrebbe ribaltare ogni previsione.
L’Inter si prepara ad affrontare il Barcellona in semifinale con una consapevolezza mai vista nella gestione Inzaghi. Il successo contro il Bayern ha alimentato un clima di ottimismo nello spogliatoio e tra i tifosi e c’è più di qualcuno tra i calciatori che sta passando al contrattacco. La doppia sfida con i tedeschi ha consolidato la sensazione che questa squadra non sia solo competitiva, ma pienamente matura per sfidare chiunque. In campionato la marcia prosegue senza tentennamenti, la Coppa Italia è alla portata, e in Europa il gruppo sembra avere raggiunto un equilibrio tecnico e mentale molto difficile da scalfire.
Un dato clamoroso sul percorso europeo
Nel cammino europeo dell’Inter c’è un dettaglio che sta facendo discutere tra gli addetti ai lavori. La solidità difensiva costruita da Inzaghi ha messo in difficoltà tutte le avversarie incontrate. La prima fase è stata superata senza problemi, mentre nelle gare a eliminazione diretta i nerazzurri hanno gestito momenti complicati con grande freddezza. I meccanismi difensivi finora hanno funzionato alla perfezione e la capacità di reagire agli episodi sfavorevoli è diventata un punto di forza. Ecco allora che si può iniziare a leggere la semifinale con il Barcellona con uno sguardo più ambizioso, puntando non solo alla qualificazione, ma anche a confermare una statistica incredibile.
Solo undici minuti in svantaggio
Il dato più impressionante riguarda il tempo trascorso in svantaggio. In tutta la Champions League, l’Inter è stata sotto nel punteggio per appena undici minuti. La rete subita contro il Leverkusen nel recupero e il gol di Kane all’Allianz Arena (52’) costituiscono le uniche due situazioni negative nel punteggio. Il pareggio immediato di Lautaro (58’) contro il Bayern ha limitato a sei minuti il passaggio a vuoto nei quarti. Numeri del genere, confermati da Opta, raccontano di una squadra sempre sul pezzo, in controllo e difficilmente costretta a rincorrere.

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