Notizie
Cottarelli torna a parlare tra Inter-Bayern e un’occasione sfumata per sempre

L’economista Carlo Cottarelli ricompare nel momento meno atteso e riporta alla luce un’idea che l’Inter ha lasciato andare: se fosse stato l’errore più grande?
In occasione della sfida tra Inter e Bayern Monaco, Carlo Cottarelli torna a parlare di calcio e di modelli societari a Tuttosport. L’economista, noto per l’iniziativa Interspac, guarda con attenzione al club tedesco, citandolo come esempio di gestione virtuosa. “Il Bayern ha un’organizzazione che funziona, ha detto, è sostenuto dai tifosi e vince perché ha una struttura solida, sia a livello sportivo che finanziario”. Un pensiero non nuovo per Cottarelli, ma che assume un significato particolare proprio nel giorno di una gara contro una delle squadre più iconiche del calcio europeo.
Il peso della guida tecnica nerazzurra
Oltre alla struttura dei club, Cottarelli si sofferma sul campo, parlando dell’equilibrio della sfida. Alla previsione di Matthäus, che vede i tedeschi favoriti, risponde con ottimismo: “Penso proprio di no”. Poi si concentra sul gioco nerazzurro, lodando l’impatto di Inzaghi: “Questa Inter gioca bene perché c’è lui. Se dicessi un nome tra i calciatori, farei un torto a qualcun altro, quindi dico l’allenatore”. Le sue parole tracciano un profilo netto di una squadra capace di proporre un calcio brillante, merito anche di una guida tecnica sempre più centrale. E nel confronto tra modelli, il pensiero dell’economista si allarga alle basi su cui poggia il successo delle società.
Interspac pronto a riattivarsi
Il nodo centrale delle dichiarazioni arriva nel finale: Interspac è ancora vivo. “Non voglio entrare nei dettagli, ma siamo disponibili a parlare con chiunque – ha detto – l’abbiamo fatto con Zhang, siamo pronti a farlo con i nuovi proprietari dell’Inter”. Cottarelli svela che il progetto è pronto a ripartire, ma solo a fronte di un’apertura concreta. Secondo lui, l’azionariato popolare avrebbe potuto cambiare il destino recente del club: “Se Zhang lo avesse accettato, forse sarebbe ancora al comando. Avrebbe avuto un introito importante per stabilizzare la società e migliorare i conti”.

Riproduzione riservata © - NI
