Notizie
Critiche a valanga per Inzaghi, ma c’è qualcosa che non torna nella ricostruzione

I nerazzurri hanno una serie incredibile di partite da giocare ed in ognuna di queste l’operato dell’allenatore è passato al setaccio.
In ogni gara dell’Inter le scelte tattiche di Simone Inzaghi sono finite sotto i riflettori. Dopo la rimonta subita contro il Parma, molti tifosi e opinionisti hanno puntato il dito contro il tecnico, colpevole, secondo loro, di aver gestito male i cambi. La prestazione incerta dei nerazzurri per gran parte della partita ha riacceso vecchie critiche sull’approccio dell’allenatore. C’è chi ha messo in dubbio la tenuta mentale della squadra, altri hanno paventato l’ipotesi di un crollo imminente.
Tifosi divisi e tensione crescente
Le parole di alcuni opinionisti hanno ulteriormente alimentato il clima di incertezza. I sostenitori nerazzurri si dividono tra chi chiede più coraggio nelle scelte e chi invita alla pazienza. Le decisioni prese dallo staff tecnico in vista del tour de force finale vengono messe sotto esame, e cresce l’ansia attorno alla condizione fisica dei titolari: a detta di molti, tra l’altro, questi sono ingiustamente preservati nei finali di diverse gare. Le rotazioni applicate di recente non hanno convinto tutti, soprattutto perché alcuni risultati non sono arrivati o sono arrivati con più fatica del previsto.
A difesa del tecnico
A spezzare il ritmo delle critiche ci ha pensato Franco Ordine dagli studi di Pressing su Canale 5. Il giornalista ha respinto con decisione l’idea di un’Inter in crisi o a rischio eliminazione. Con tono deciso ha chiesto: “Perché dovete mettere in scena la catastrofe? Quelli che hanno criticato Inzaghi a Parma, lo hanno capito poi dopo quando all’88’ Lautaro fa con Barella l’azione che porta al gol di Frattesi, che quella era la spiegazione plastica delle decisioni di 3 giorni prima?“. Ordine ha voluto illustrare la pianificazione che c’è dietro l’impiego di certi giocatori, frutto, ha detto, del lavoro coordinato con il professor Volpi e lo staff atletico. Secondo lui, con una stagione da quasi 60 partite, non ci sono alternative: serve gestire ogni risorsa con attenzione. Un punto di vista forte, che punta a raffreddare gli animi e restituire fiducia in un gruppo che, numeri alla mano, sta ancora lottando su tutti i fronti.

Riproduzione riservata © - NI
