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Inter: un altro grande rischio sulla via delle semifinali, Inzaghi pronto a scelte forti?

Il tecnico nerazzurro sa già che dovrà considerare mille fattori al momento di scegliere gli undici da mandare in campo dopodomani.
Il ritorno dei quarti di finale contro il Bayern Monaco sarà un crocevia fondamentale per l’Inter. Dopo la vittoria dell’andata, i nerazzurri si presentano con un piccolo vantaggio da difendere. Ma contro una squadra abituata a ribaltare qualsiasi scenario, ogni leggerezza può diventare fatale. Non c’è spazio per errori o distrazioni, nemmeno nei dettagli. Lo sa bene Simone Inzaghi, consapevole del peso specifico di ogni singolo episodio in gare del genere. La Champions non perdona, e i cartellini, in questi casi, possono fare la differenza quanto un gol, anche perché la designazione della UEFA fa venire i brividi ai tifosi nerazzurri.
Equilibrio delicato da mantenere
La gestione della partita sarà una prova di maturità per l’intero gruppo, perché oltre al risultato c’è un’altra partita, silenziosa ma altrettanto importante, che si gioca sul fronte disciplinare. Come fa notare la Gazzetta dello Sport, la lista dei diffidati preoccupa e non poco: Bastoni, Pavard, Lautaro Martinez, Barella e Mkhitaryan rischiano grosso. Tutti e cinque dovranno entrare in campo già con l’ombra della semifinale all’orizzonte e con l’obbligo di uscirne senza macchie sul referto arbitrale.
Inzaghi pronto a stupire
Inzaghi, anche lui in diffida, non farà turnover: nessuno sarà risparmiato, il passaggio del turno viene prima di ogni calcolo. Ma sarà fondamentale mantenere la testa fredda e la lucidità nei momenti più complicati. Una reazione sbagliata, una protesta di troppo, un fallo di frustrazione: basta poco per rovinare tutto. L’indicazione è chiara: giocare senza freni, pensando solo al Bayern. L’obiettivo è ribadire un concetto: per arrivare in fondo serve coraggio, anche a costo di perdere pedine fondamentali nella fase successiva. Niente calcoli, niente seconde linee per limitare i danni: si punta tutto sulla qualificazione, anche se questo dovesse significare affrontare un’eventuale semifinale senza alcuni dei big. A San Siro si gioca per vincere, poi, si faranno i conti.

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