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Mkhitaryan pronto a dire addio? Il futuro dell’Inter è in bilico

Il centrocampista armeno lascia aperte tutte le porte per il suo futuro. Resterà a Milano o ci sarà una clamorosa separazione a fine stagione?
L’Inter si prepara a riprendere il cammino in campionato: domenica alle 18 a San Siro arriva l’Udinese e Simone Inzaghi è alle prese con la gestione della squadra. Il tecnico nerazzurro deve fare i conti con i tanti impegni internazionali dei suoi giocatori, oltre alla delicata sfida di Coppa Italia contro il Milan prevista per mercoledì prossimo: questo si riflette in alcune scelte sorprendenti. In questo scenario, alcuni titolari potrebbero trovarsi relegati in panchina per riposare, ma non tutti i giocatori sono destinati a beneficiare di un turno di riposo.
Mkhitaryan in campo, ma dubbi sul suo futuro
Henrikh Mkhitaryan è uno dei pilastri della squadra nerazzurra. L’armeno ha sempre risposto presente nelle scelte di Inzaghi, mostrando una forma costante e una grande affidabilità: l’armeno, tra l’altro, ha detto addio, tempo fa, alla sua nazionale e quindi ha potuto allenarsi con calma in questi giorni. Nonostante l’importanza che ricopre, il suo futuro a Milano appare meno sicuro. Intervistato ieri da Sky Sport, Mkhitaryan ha lasciato intendere che non è certo di rimanere all’Inter nonostante la scadenza del contratto sia nel 2026: «Mi piacerebbe restare, ma vedremo a giugno», ha dichiarato, alimentando così le speculazioni sulla sua permanenza.
Un futuro incerto a causa di una clausola
La situazione contrattuale di Mkhitaryan è ancora complessa: la Gazzetta dello Sport prova a far luce. Pur essendo legato all’Inter fino al 2026, l’ex Arsenal potrebbe lasciare il club con un anno di anticipo, grazie a una clausola che consentirebbe alla società di risolvere il contratto a fronte di una penale. Questo scenario getta ulteriori ombre sul suo futuro, poiché, sebbene l’armeno non abbia escluso l’idea di rimanere, non ha nascosto che la decisione finale dipenderà dalle valutazioni a giugno. A questo punto, non resta che aspettare l’evoluzione della situazione.

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