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Inter-Monza, le polemiche non sono finite: arrivano frasi sibilline dalla Brianza

I nerazzurri sono scesi in campo anche in Champions League ma c’è chi ha voluto tirare nuovamente in ballo la gara di campionato dello scorso week end.
Sabato scorso, l’Inter ha avuto la meglio sul Monza con una rimonta emozionante che le ha permesso di ribaltare un iniziale svantaggio di 0-2 e vincere 3-2. Una partita che ha suscitato molte polemiche, non solo per il comportamento della squadra nerazzurra nel primo tempo, ma anche per alcuni episodi arbitrali che hanno sollevato dubbi. I tifosi e gli addetti ai lavori hanno avuto opinioni contrastanti riguardo l’atteggiamento dell’Inter, che nel primo tempo non è riuscita a esprimere il suo solito gioco fluido. La difesa ha mostrato delle vulnerabilità, mentre il Monza è stato abile a sfruttare le occasioni per andare in vantaggio.
Le parole di Alessandro Nesta
Nel corso della conferenza stampa odierna, l’allenatore del Monza, Alessandro Nesta, ha commentato la prestazione della sua squadra, esprimendo soddisfazione per il buon gioco messo in campo dai suoi. Il tecnico ha sottolineato come l’Inter abbia lasciato più spazi durante la partita, permettendo al Monza di creare occasioni pericolose. Riguardo gli episodi controversi, Nesta ha affermato di non aver compreso alcune scelte arbitrali, in particolare riguardo all’ultimo gol subìto e alla direzione complessiva della gara. Una delle sue principali perplessità riguardava la costante vicinanza del quarto uomo, che secondo lui avrebbe influenzato il suo approccio alla partita.
Il gol contestato e il clima polemico
Il momento che ha suscitato maggiori discussioni è stato il gol del definitivo 3-2. Nesta ha dichiarato di non aver compreso la decisione dell’arbitro, alimentando così le polemiche già presenti sulla gestione della gara. L’occasione è stata ampiamente dibattuta: in seguito ad un cross Lautaro Martinez cerca di fiondarsi di testa sul pallone ma il difensore del Monza Kyriakopoulos gli è davanti: la palla finisce in porta dopo un tocco di quest’ultimo, che secondo alcuni è stato spinto fallosamente dall’argentino.

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