Inter: Arnautovic e Correa via, ma chi arriverà davvero in attacco?

L’Inter è pronta a cambiare volto in attacco: tra i tanti nomi accostati, una sorpresa potrebbe stravolgere i piani.

Il futuro di Marko Arnautovic e Joaquin Correa all’Inter appare ormai segnato. Entrambi non rinnoveranno i loro contratti con il club e, a partire dal prossimo luglio, saranno liberi di trovarsi una nuova destinazione. Questo lascia al club nerazzurro due posti vacanti in attacco, spazi da colmare per non compromettere l’equilibrio della squadra. Le uniche certezze, in questo scenario di cambiamento, sono Lautaro Martinez e Marcus Thuram, che restano i punti fermi del reparto offensivo. Permane qualche incertezza su Mehdi Taremi, il cui rendimento ha deluso: la sua permanenza dipenderà dalle opportunità che potrebbero aprirsi.

L’Inter cerca un giovane attaccante di prospettiva

L’Inter, di fronte alla necessità di rinforzare l’attacco, deve necessariamente concentrarsi su un profilo giovane ma pronto a fare la differenza. L’idea è quella di puntare su un giovane talento, che abbia la potenzialità per crescere e imporsi in un club di grande rilievo come l’Inter, senza dover aspettare troppo tempo per adattarsi. Questo approccio potrebbe essere decisivo per il futuro dell’attacco nerazzurro, un reparto che richiede nuovi impulsi per restare competitivo a livello internazionale.

Il sogno destinato a restare tale

Secondo Inter Live, una delle opzioni che avrebbe potuto stuzzicare l’interesse dell’Inter è Conrad Harder, giovane attaccante danese classe 2005, attualmente in forza allo Sporting CP. Acquistato lo scorso settembre dal Nordsjaelland, ha impressionato per le sue qualità tecniche e la capacità di trovare la rete. Se le sue prestazioni continueranno a migliorare, non mancheranno le offerte da parte di top club che renderebbero molto difficile la possibilità di vederlo in maglia nerazzurra. Tra l’altro, lo Sporting potrebbe chiedere addirittura 40 milioni, una cifra decisamente fuori mercato per il club milanese. Pertanto, Marotta e Ausilio dovranno rivolgere lo sguardo verso altre soluzioni di mercato.