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Inter nei guai? Le parole di Gravina cambiano tutto

Debiti, Oaktree e futuro dell’Inter: c’è qualcosa che non torna? Le dichiarazioni del presidente della FIGC ribaltano le certezze.
Da tempo si discute sulla situazione finanziaria dell’Inter, spesso con interpretazioni contrastanti. Molti osservatori hanno associato l’ingresso del fondo Oaktree a un segnale di difficoltà economica, sollevando dubbi sulla stabilità del club: la realtà è molto diversa. Alcuni ritengono che il peso del debito possa compromettere la gestione sportiva e strategica della società, portando a conseguenze imprevedibili nel lungo periodo. Parallelamente, le recenti vicende giudiziarie legate alla gestione finanziaria di alcuni club hanno riacceso il dibattito sulla trasparenza nel calcio italiano, alimentando discussioni e timori tra tifosi e addetti ai lavori.
Errori di valutazione e luoghi comuni: cosa non torna
L’idea che l’Inter stia navigando in acque pericolose si basa spesso su una confusione di fondo tra i conti del club e quelli del suo azionista di riferimento. La distinzione tra il debito della società nerazzurra e quello riconducibile alla proprietà risulta fondamentale per comprendere il reale stato finanziario dell’Inter. Alcuni analisti sottolineano come la sostenibilità di un debito non dipenda solo dall’ammontare, ma soprattutto dalla capacità di onorarlo nel tempo.
Le parole di Gravina cambiano il quadro
Intervistato da Report, Gabriele Gravina ha chiarito diversi aspetti, mettendo in discussione le interpretazioni più diffuse sulla questione. Il presidente della FIGC ha ribadito che, nonostante la percezione comune, il problema non risiede nella semplice esistenza di un debito, bensì nella capacità di rispettarne le scadenze e gli impegni contrattuali. Ha inoltre sottolineato come tutte le decisioni prese dagli organismi competenti abbiano confermato la correttezza delle valutazioni della Covisoc, smontando indirettamente alcune teorie circolate negli ultimi mesi. Le sue dichiarazioni aprono nuove prospettive sulla solidità finanziaria dell’Inter, suggerendo che il dibattito su Oaktree e sulle condizioni economiche del club necessiti di un’analisi più approfondita e meno condizionata da luoghi comuni.

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