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Il dibattito sul valore di Asllani: il telecronista fa discutere con un parallelo ardito
Il regista albanese è uno dei giocatori più al centro dell’attenzione in questo momento.
Nel mondo del calcio, le prestazioni dei giocatori vengono scrutinate con intensità e passione, spesso dando vita a dibattiti animati fra esperti e tifosi.
Kristjan Asllani, giovane regista dell’Inter, ha recentemente attirato l’attenzione dopo un periodo di alti e bassi che hanno sollevato quesiti riguardo il suo ruolo e le sue capacità all’interno della squadra nerazzurra.
La delusione in Supercoppa
Dopo una prestazione al di sotto delle aspettative nella finale di Supercoppa persa contro il Milan, Asllani si è trovato al centro di critiche e dibattiti. L’ex Empoli si è trovato a dover entrare quasi a freddo per l’infortunio di Calhanoglu e, sebbene fosse in campo quando i suoi sono andati in vantaggio sul 2-0, ha commesso due errori costate due reti dei rossoneri.
La rivincita
Tuttavia, il giovane calciatore ha saputo ribaltare le opinioni a suo favore, dimostrando sul campo la sua qualità e la sua importanza per l’Inter. La sua prestazione nel match contro il Venezia in campionato è stata determinante, mettendo in luce le sue capacità e contribuendo significativamente al gioco della sua squadra. L’albanese è l’autore del lancio di 60 e passa metri che ha portato alla rete di Darmian.
Il parallelo
Il confronto tra Asllani e il più esperto Calhanoglu si è rivelato un tema ricorrente fra gli addetti ai lavori. Come evidenzia Riccardo Trevisani a Cronache di Spogliatoio, Calhanoglu all’età di 22 anni, non era un regista che incideva maggiormente rispetto ad Asllani.
Controcorrente
Il discorso poi arriva a coinvolgere tutte le cosiddette seconde linee a disposizione di Inzaghi: il giornalista smentisce la diceria che l’Inter abbia due squadre. Chiunque tra i vari Carlos Augusto, Zielinski, Frattesi e via dicendo viene chiamato in causa non è all’altezza dei titolari.
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