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Sommer, colpevole o incompreso? L’analisi di Ivano Bordon ribalta ogni certezza
Tra critiche e difese, l’analisi dell’ex portiere alimenta la discussione sull’elvetico, uno dei peggiori in campo contro i rossoneri.
Nel mondo dello sport, le tensioni e le aspettative sono sempre alle stelle, soprattutto quando si tratta di competizioni acerrime come la finale di Supercoppa Italiana. Tra gli atleti sotto la lente di ingrandimento c’è Yann Sommer, il portiere dell’Inter, che di recente ha attirato su di sé le critiche per la sua ultima prestazione.
Tuttavia, non tutti sono pronti a puntare il dito contro di lui senza un’analisi più approfondita. Ivano Bordon, un illustre ex portiere, ha deciso di intervenire nella discussione, offrendo una prospettiva ponderata sulla questione: ecco il senso delle parole rilasciate a a Radio Nerazzurra.
L’analisi
Ivano Bordon, con la sua esperienza e la saggezza derivante da anni trascorsi tra i pali, ha voluto esaminare con occhio critico ma equilibrato gli episodi chiave che hanno visto Sommer sotto accusa. In particolare, Bordon ha focalizzato la sua attenzione sulle dinamiche che hanno portato ai gol subiti dall’Inter contro il Milan, ponendo l’accento su quei dettagli che solo un occhio esperto come il suo sa cogliere.
L’errore
Il primo gol segnato da Theo Hernandez con una punizione è stato uno dei momenti più discussi. Bordon, entrando nel dettaglio, ha notato come sia la posizione di un giocatore milanista che la presenza ingombrante di Lautaro vicino alla traiettoria della palla potrebbero aver ingannato e ostacolato Sommer, compromettendo la sua reattività. Questa mancanza di prontezza è stata identificata come un errore, ma, come sottolinea Bordon, anche i migliori possono cadere in questi tranelli.
La critica
Non meno importante è stata l’analisi del terzo gol, dove il portiere svizzero sembra aver avuto difficoltà a prendere una decisione efficace, tentennando tra l’assumere una posizione definita e l’intervenire attivamente. Bordon ha trovato questa esitazione atipica per un portiere del calibro di Sommer, noto per la sua propensione a non rimanere in attesa ma ad agire.
Fiducia incondizionata nonostante tutto
Nonostante questi episodi, Bordon tiene a ribadire la sua fiducia nelle abilità di Sommer, evidenziando come il portiere debba essere sempre pronto a compiere quel “mezzo passettino” cruciale per anticipare l’avversario. La conclusione di Bordon si allinea con un riconoscimento dell’importanza di Sommer per l’Inter: un giocatore chiave, un quasi difensore aggiunto, la cui presenza in campo va ben oltre i momenti sfavorevoli.
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