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Bastoni, molto più di un semplice difensore. La statistica che consacra l’interista
Alessandro Bastoni continua nel suo percorso di crescita ed ormai è al top nel suo ruolo. Una statistica in particolare ne esalta l’importanza negli schemi di Inzaghi.
Nell’ambito calcistico nerazzurro ed italiano, una stella brilla di luce propria grazie a prestazioni che trascendono il suo ruolo in campo. Alessandro Bastoni, difensore centrale dell’Inter, si distingue non solo per essere un baluardo della difesa nerazzurra ma anche per le sue qualità meno celbrate, che andremo ora ad analizzare.
Con uno sguardo approfondito sulle sue statistiche, emergono dettagli che lo pongono in cima alle classifiche europee, rivelando un talento che va ben oltre le tradizionali aspettative legate alla sua posizione.
Un ruolo moderno
Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe da un difensore centrale, Bastoni mostra attributi più simili a quelli di un regista o una mezzala. La heat map dei suoi movimenti in campo indica chiaramente una tendenza a operare maggiormente nella metà campo avversaria, evidenziando un ruolo che trascende i tradizionali compiti difensivi. Questa versatilità consente all’Inter di sfruttare al meglio le sue qualità nel costruire il gioco da dietro, facendo di lui il primo punto di riferimento nella fase di impostazione.
L’arte del passaggio lungo
Cresciuto con l’abitudine di eseguire lanci lunghi sin dai tempi dell’oratorio, Bastoni ha affinato tale capacità fino a portarla sui campi della Serie A e renderla un suo tratto distintivo. La sua abilità nel distribuire assist, dimostrata anche dall’ultimo fornito contro il Verona, rappresenta solo la punta dell’iceberg. In Europa, Bastoni si posiziona ai vertici per passaggi vincenti insieme a Luperto del Cagliari, con numeri che testimoniano sia la sua precisione sia la sua visione di gioco.
Numeri da record
Approfondendo l’analisi delle sue prestazioni, emerge il fatto che Bastoni si distingue in diverse metriche. La sua media di assist attesi per partita è la più alta tra i difensori centrali in Europa, segno della sua abilità non solo nel difendere ma anche nel contribuire attivamente alla fase offensiva. Inoltre, domina la classifica per il numero di passaggi lunghi completati e per i tocchi nella trequarti avversaria, simbolo della sua propensione a spingersi in avanti e a creare opportunità da gol. Infine, la sua propensione alla verticalizzazione si riflette nella quantità di passaggi progressivi, i quali permettono di portare la palla in posizioni potenzialmente pericolose per l’avversario. Insomma, difensore, regista ed assistman tutto in uno.
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