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Inter, Oaktree vuole cambiare l’Inter: il taglio richiesto spaventa i tifosi
La nuova proprietà del club nerazzurro sembrava essere entrata in punta di piedi ma ora sembra voler intervenire in maniera massiccia.
In tempi di instabilità economica globale, anche il mondo del calcio si trova a navigare acque turbolente, con i club che devono bilanciare il desiderio di competere al massimo livello con la necessità di mantenere finanze sane.
L’Inter non fa eccezione visto che si trova ad affrontare una sfida significativa che le richiede la nuova proprietà.
In punta di piedi
Nonostante l’arrivo di Oaktree nello scorso maggio, l’Inter non ha rivoluzionato la sua struttura dirigenziale, confermando la fiducia nel management esistente. Figure come Beppe Marotta, ora presidente, e Piero Ausilio, direttore sportivo, mantengono libertà di manovra nell’ambito delle decisioni sportive. Nell’ultimo mercato è stato possibile operare senza i grandi sacrifici delle stagioni precedenti: la società si è dedicata quindi a potenziare la squadra con rinnovi contrattuali importanti.
Il diktat principale
L’Inter ha già iniziato a tracciare la rotta verso una politica di investimento più parsimoniosa, puntando su talenti giovani ed economicamente più sostenibili. L’acquisto di profili come Josep Martinez e Tomas Palacios, rispettivamente portiere e difensore, entrambi sotto i 26 anni e per una spesa totale di 20 milioni, evidenzia questa direzione. La logica è chiara: contenere i costi e impattare poco sul monte ingaggi.
La nuova richiesta
Come riporta la Gazzetta dello Sport, la nuova missione del club nerazzurro si concentra sulla riduzione del monte ingaggi, attualmente salito a 143 milioni di euro lordi. Questo obiettivo è stato imposto dalla proprietà americana e recepito con decisione dall’area sport di viale della Liberazione, spingendo il club a intraprendere una strada non necessariamente prevedibile. La scommessa è quella di abbattere progressivamente e sensibilmente tale cifra, iniziando già dal prossimo mercato.
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