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Conte “scopre” lati nascosti di Marotta
Le dichiarazioni dell’allenatore leccese e la pronta risposta del presidente nerazzurro (l’anno scorso andò diversamente) riportano in auge il legame tra i due.
Nel mondo del calcio, intricato e passionale, emergono figure carismatiche la cui influenza va oltre i risultati sportivi. Tra queste, l’intensa e peculiare relazione tra Beppe Marotta e Antonio Conte si staglia con prepotenza.
L’interazione tra i due ha generato non solo momenti di successo sportivo, ma anche dinamiche di potere e influenza psicologica degne di nota: il Corriere dello Sport prova ad analizzarle.
L’evoluzione professionale del dirigente
I due hanno lavorato insieme prima alla Juventus e poi all’Inter: a Milano il legame dura relativamente poco, con l’allenatore che lasciò il club nerazzurro alla sua seconda stagione. Malgrado le frizioni o forse grazie alla stimolazione derivante da esse, Marotta ha saputo elevarsi ulteriormente dopo la partenza di Conte. La sua capacità di gestire le turbolenze finanziarie dell’Inter, conducendo la squadra alla finale di Champions League e alla vittoria di un altro Scudetto, testimonia il suo acume nel navigare le acque tempestose del calcio moderno. Questi successi hanno rafforzato la sua posizione all’interno del panorama calcistico, evidenziando la sua crescita professionale indipendentemente dalla presenza di Conte.
Un rapporto che perdura nel tempo
Nonostante le vicissitudini e i cambiamenti nel panorama sportivo e manageriale, il legame tra Marotta e Conte rimane unico. L’interista vede nel tecnico non solo un ex collaboratore ma una figura di spicco capace di influenzare profondamente le sue decisioni e il suo modo di approcciare le questioni calcistiche.
La peculiarità
Conte riesce a esercitare una forma sottile di pressione su Marotta, un meccanismo che si ritiene derivi dalla loro storia professionale condivisa. Durante il periodo all’Inter, il leccese ha più volte manifestato il suo disappunto con dichiarazioni forti, una sua caratteristica peculiare, a cui il dirigente ha sempre reagito senza mai passare al contrattacco diretto, mantenendo una posizione di apparente calma e accettazione. Anche quanto accaduto negli ultimi giorni è particolare: l’anno scorso Allegri stuzzicava continuamente l’Inter ma Marotta ci mise mesi prima di rispondergli, questa volta la risposta è arrivata immediatamente.
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