Notizie
L’errore fatale commesso ieri dall’Inter
Il 4-4 del Derby d’Italia può essere analizzato in molteplici modi: c’è chi evidenzia più le cose positive che quelle negative.
L’opinionista Paolo Condò su La Repubblica ha espresso il suo parere sul rocambolesco 4-4 di Inter-Juventus.
“Dopo una settimana in cui si è discusso molto e con un certo sarcasmo della scarsa intensità del nostro calcio, Inter e Juventus si sono battute come pugili a guardia abbassata — vediamo chi ne ha di più, e pazienza per gli schiaffoni — producendo una quantità (e qualità) di palle-gol che normalmente si contano negli scontri diretti di un intero girone”.
Errori
“Gli inguaribili italianisti oggi stigmatizzano gli svarioni difensivi dei giocatori, vedi i due goffi rigori concessi dalla Juve, o anche di Inzaghi, perché la sostituzione dell’ammonito Pavard ha fatto saltare in aria il settore destro di difesa, infine scoperchiato dalla classe di Yildiz”.
I motivi degli svarioni
“A noi, spiriti più semplici, preme esercitare un minimo di coerenza: se ci commuove lo 0-4 del Barcellona al Bernabeu e ci entusiasma il 2-2 di Arsenal-Liverpool, di un derby d’Italia che finisce 4-4 prendiamo tutto, consapevoli che la famosa intensità — e a San Siro ce n’è stata tanta — induce fatalmente all’errore. Se hai cinque secondi per fare una scelta, non la sbagli mai. Se ne hai due, dev’essere giusta al primo colpo. Se ne hai mezzo, devi aver deciso cosa fare del pallone prima ancora di riceverlo. È questa contrazione del tempo che paghiamo spesso in Europa. Moltiplichiamo le gare interpretate come questa, e pagheremo sempre meno“.
Errore di valutazione
“L’eterna disputa sul campionato più o meno allenante è tutta qui. Naturalmente ciò non toglie che l’Inter avesse vinto la partita, segnando quattro gol a una difesa che in campionato ne aveva subito soltanto uno nelle precedenti otto gare. Più del poker di reti realizzate, però, hanno contato le altrettante mancate nel consistente segmento di ripresa in cui la partita era diventata un tiro al bersaglio per Di Gregorio: due spettacolari deviazioni del portiere più un colpo di testa di Lautaro fuori di niente più altre chance mancate ci dicono che il 5-2 è stato a lungo un temporale sul punto di scaricarsi, il che ha probabilmente illuso l’Inter su una resa della Juve. Grave errore di valutazione. Ci sono squadre che non puoi perdonare, perché poi ritornano”.
Riproduzione riservata © - NI