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Inter, Oaktree fa partire la rivoluzione societaria. Addio ad Antonello e non solo..
Tuttosport analizza le prossime mosse societarie di Oaktree che porterebbero ad una rivoluzione di nomi nell’organigramma nerazzurro. Ecco cosa sappiamo..
Nel cuore pulsante del calcio italiano, una tempesta sta per abbattersi sui corridoi interni di uno dei club più blasonati, l’Inter. Nei prossimi giorni, il panorama dirigenziale della squadra nerazzurra potrebbe subire una trasformazione radicale, spinta dalle manovre di Oaktree, il fondo di investimento statunitense che detiene una quota importante del club.
Le indicazioni di questi movimenti intrapresi da Oaktree emergono da una revisione approfondita della struttura interna dell’Inter, con l’obiettivo dichiarato di ottimizzare i settori strategici per il futuro dell’ente, in particolare per quanto riguarda le aree corporate e di comunicazione.
Cambi al vertice
La rivoluzione annunciata vede come prima mossa l’uscita di Alessandro Antonello, fino ad ora CEO dell’area corporate dell’Inter. Antonello, figura chiave nella gestione dei piani legati allo sviluppo del nuovo stadio, sembra essere già nel mirino di altre realtà calcistiche, tra cui la Roma. Tuttavia, i cambiamenti non si fermano qui: anche Luca Danovaro, Chief Marketing Officer del club, è indiziato di partenza. Queste uscite anticipano una più ampia riorganizzazione interna, volta a rinnovare le strategie di marketing e comunicazione del club.
Focus sul progetto stadio
Il progetto per un nuovo stadio rappresenta una pietra miliare nelle ambizioni future dell’Inter, orientate a rafforzare il brand a livello globale e a garantire nuove entrate finanziarie. L’interesse di Oaktree in questa direzione evidenzia una volontà di concentrare le risorse e le competenze per rendere il progetto una realtà efficace e coerente con gli obiettivi di crescita del club.
Ripercussioni sull’immagine del club
Le scelte di Oaktree sono anche influenzate dalla necessità di affrontare e amministrare le tensioni emerse in seguito alle indagini sugli ultrà, che hanno minato la reputazione dell’Inter. La gestione di questa situazione delicata ha reso ancora più urgente la necessità di una comunicazione strategica efficace, al fine di proteggere e rilanciare l’immagine del club sul mercato internazionale.
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