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Inchiesta ultras: si espone anche Moratti
L’ex patron del club nerazzurro si pronuncia sull’inchiesta sta venendo alla luce in questi giorni.
Nel cuore del calcio italiano si agita una vicenda che ha messo in luce i lati oscuro di parte della tifoseria e le sfide che le squadre devono affrontare non solo sul campo ma anche fuori. Massimo Moratti, figura emblematica nel mondo dell’Inter, ha recentemente condiviso le sue riflessioni su questioni che stanno toccando da vicino la società nerazzurra, offrendo una panoramica che spazia dalle tribune agli spogliatoi. Ecco quanto dichiarato a Radio Kiss Kiss Napoli.
La rosa nerazzurra
Per quel che riguarda le cose che accadono sul rettangolo di gioco, Moratti riconosce le potenzialità dell’Inter, sottolineando la completa rosa a disposizione del mister e la presenza di individualità degni di nota. Tuttavia, non manca di sollevare interrogativi sulla reale capacità della squadra di confermarsi ai vertici della competizione, considerata la lunghezza e la complessità del campionato italiano.
La stima per Conte
In questo quadro di analisi tecnica e tattica, un cenno particolare è dedicato al Napoli e ad Antonio Conte, valore aggiunto per il suo carattere combattivo e per la sua capacità di ottenere il massimo dai suoi giocatori. A dimostrazione di ciò, Moratti cita l’esempio di Romelu Lukaku, attaccante che continua a segnare con regolarità, esaltato dalle strategie dell’allenatore.
Sull’inchiesta degli ultras
L’ex presidente si mostra solidale verso la squadra e la sua dirigenza in seguito alle recenti indagini che hanno messo sotto i riflettori comportamenti poco edificanti di una frazione della tifoseria. Moratti spera vivamente che il club possa superare questa bufera, mantenendo intatto il suo prestigio e liberandosi degli elementi nocivi che potrebbero offuscare la sua immagine. “Società e tesserati vittime della situazione? Son stati un po’ costretti a fare certe cose secondo me“, chiosa l’ex patron.
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