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Inter: il turnover di Inzaghi non premia, fa riflettere il dato dei tiri in porta
I nerazzurri escono da Monza con 1 solo punto conquistato e per come si era messa la partita devono anche essere soddisfatti di ciò.
L’ultima giornata di campionato ha messo l’Inter contro un’avversaria inaspettatamente ostica. Il match contro il Monza, infatti, si è rivelato un banco di prova più impegnativo del previsto per i ragazzi di Simone Inzaghi, culminato in un pareggio ottenuto soltanto negli ultimi istanti della partita.
Un pareggio agrodolce
Il gol salva-risultato messo a segno da Dumfries nel finale ha permesso ai nerazzurri di evitare una sconfitta che sarebbe stata difficilmente digeribile, considerate le aspettative. Ma il pareggio ha lasciato l’amaro in bocca sia ai tifosi che alla critica, che aspettavano una netta affermazione della squadra di Inzaghi in termini di gioco e di risultati.
Critiche
Le scelte di Inzaghi, sopratutto quelle riguardanti l’undici titolare, aprono un dibattito sul giusto equilibrio tra il riposo dei giocatori chiave e la necessità di assicurare continuità di prestazioni e risultati. La Gazzetta dello Sport evidenzia come gli 11 che hanno concluso la partita comprendessero 7 cosiddette seconde linee; fa specie, ricorda ancora la rosea, come il primo tiro in porta dei nerazzurri sia arrivato solo al 39′ del secondo tempo.
Verso la Champions
Guardando al futuro, è chiaro che l’Inter dovrà trarre insegnamenti da questa esperienza per affrontare gli incontri successivi con rinnovata determinazione. La capacità di reagire alle avversità e di trarre motivazione anche dai momenti difficili sarà fondamentale per proseguire nel cammino verso gli obiettivi stagionali. Gli occhi sono già puntati sul prossimo incontro di Champions League, dove l’Inter avrà l’opportunità di dimostrare il proprio valore su un palcoscenico europeo, sfidando il Manchester City in una partita che promette scintille.
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