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Nuovo stadio: Inter e Milan dicono no alla ristrutturazione di San Siro, che succede ora?
Il sindaco di Milano Beppe Sala rende noto che le società milanesi hanno deciso di rifiutare la proposta di ristrutturazione del Meazza.
Stamattina a Milano, precisamente a Palazzo Marino, è andato in scena l’attesissimo incontro tra Milan, Inter e Beppe Sala sul tema del futuro di San Siro: erano presenti l’amministratore delegato del Milan Giorgio Furlani, il CEO corporate dell’Inter Alessandro Antonello e Katherine Ralph di Oaktree.
Le dichiarazioni
Beppe Sala subito il faccia a faccia ha dato la sua versione di quanto accaduto. “L’accordo e l’unità di intenti delle due squadre sono molto forti ed è una cosa positiva. Le due squadre hanno fatto lunghe analisi di fattibilità tecnico ed economica rispetto all’ipotesi di ristrutturare San Siro, partendo dal progetto di WeBuild, ma in sostanza cercando di verificare le ipotesi realistiche di ristrutturazione. Dopo lunghe analisi, le due società sono arrivate alla conclusione che non è ristrutturabile, o perlomeno a costi accessibili, e che quindi non considerano l’ipotesi San Siro, come si era pensato negli ultimi mesi, fattibile“.
Le prossime mosse
“La loro proposta è, a questo punto, di tornare sull’idea di un nuovo stadio nell’area di San Siro. Come sapete, è un processo molto lungo. Stavo rivedendo oggi tutti i documenti, ho notato 4 delibere di giunta, una di Consiglio Comunale, la resistenza nostra all’idea di referendum. C’è dietro tanto lavoro, di positivo vedo che non si riparte da zero ma da una serie di atti già fatti. Per poter dire con certezza che si procederà in questa direzione, ci sono tre cose che chiedono le squadre: quale è il valore di San Siro e delle aree, essendo loro chiaro che la valutazione è stata affidata all’Agenzia delle Entrate. Il secondo tema è capire più in dettaglio il vincolo della Sovrintendenza, a questo proposito è stato fissato un incontro per settimana prossima. La terza richiesta è sapere i tempi dell’operazione, a partire da oggi. Ci devono presentare un progetto abbastanza a breve termine che includa da un lato il nuovo stadio e dall’altro una rifunzionalizzazione di San Siro sulla quale stanno lavorando. Su quest’ultimo punto c’è disponibilità. Io, da parte mia, ho fatto una sola richiesta: per avviare le procedure io ho bisogno della conferma che quella sarà l’unica ipotesi che rimarrà in campo”.
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