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Longhi: “L’Inter si è fatta due goal da sola ma ha dominato a Genova, la squadra di Inzaghi a destra difficilmente fa gioco”
Il telecronista Bruno Longhi non è così pessimista sul campionato dei nerazzurri nonostante la falsa partenza.
L’Inter si è fatta riprendere dal Genoa a tempo scaduto gettando alle ortiche una vittoria che sembrava in cassaforte. Bruno Longhi a Radio Sportiva si è focalizzato sull’avvio di stagione dei nerazzurri.
L’analisi
Il telecronista mette in luce le numerose opportunità costruite dalla squadra di Inzaghi, con almeno 5-6 occasioni ben delineate. Tuttavia, è emerso anche un tallone d’Achille: l’Inter ha concesso al proprio avversario due reti, sottolineando un’area di vulnerabilità della squadra che necessita di attenzioni.
Le dinamiche di gioco dell’Inter
Anche se l’Inter mantiene la stessa rosa di giocatori dell’anno precedente, i meccanismi di gioco evidenziano una strategia ben definita. Bruno Longhi si focalizza in particolare su ciò che succede sulla fascia destra. I nerazzurri prediligono un gioco muscolare in quella zona: con Dumfries o Darmian la costruzione del gioco è rara. L’unica soluzione di attacco da destra è il contropiede sfruttando le doti in allungo dell’olandese. Qualcosa cambiava nella passata stagione le rare volte che entrava Cuadrado; un profilo sulla carta simile al colombiano è Buchanan. Il canadese, che può giocare anche a sinistra, una volta ristabilitosi, potrebbe essere utile a sbloccare gare chiuse.
Il punto forte dei nerazzurri
La vera zona da cui nasce il gioco dell’Inter è, invece, il lato sinistro. Dimarco diventa così l’artefice principale delle azioni offensive, ribaltando il baricentro della squadra verso questa zona. L’ex Primavera sfrutta la conoscenza e l’intesa perfetta con Bastoni per costruire le azioni pericolose.
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