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Inter, guai per Zhang: l’ex presidente ha debiti per 300 milioni
Nuove vicissitudini per l’ex presidente dell’Inter Zhang. Ha debiti per 300 milioni, e spuntano dettagli davvero preoccupanti.
La famiglia Zhang, già nota nelle cronache finanziarie per le sue complesse relazioni economiche, si ritrova nuovamente sotto i riflettori per una serie di debiti non saldati che hanno portato a un’azione legale a Hong Kong. La situazione debitoria riguarda numerose entità, incluso uno dei campionati di calcio più seguiti al mondo, la Premier League, evidenziando ulteriormente le problematiche finanziarie che gravano sui titolari del Suning Holdings Group, conglomerato con interessi che spaziano dal commercio al dettaglio all’immobiliare.
L’azione legale a Hong Kong
Recentemente, il Tribunale di Hong Kong ha esaminato le richieste formulate da quattro creditori nei confronti della PPLive Sports International Limited, società che opera nell’ambito delle trasmissioni sportive e che viene identificata come parte degli interessi del Suning Holdings Group. I debiti complessivi ammontano a circa 300 milioni di euro, sebbene una porzione di questi sia relativa a debiti interni al gruppo stesso. Tra i creditori figura predominantemente The Football Association Premier League Limited, con una cifra monstre di circa 206 milioni di euro.
Debiti significativi nei confronti della Premier League
La questione dei debiti con la Premier League deriva dall’acquisto dei diritti di trasmissione delle stagioni 2019/20, 2020/21 e 2021/22 in Cina, con un accordo che è stato poi disatteso senza che fossero versate le quote dovute. Questo mancato pagamento si traduce in un debito di 224,6 milioni di dollari, ovvero circa 206 milioni di euro, a carico di PPLive Sports International Limited e, indirettamente, degli Zhang.
Altri creditori coinvolti
Oltre alla Premier League, la lista dei creditori include anche Great Mercury LTD, parte della galassia empresarial Zhang, con un debito di 79,3 milioni di dollari (circa 73 milioni di euro), la Bank of Shanghai con un credito di 20,9 milioni di euro, e lo studio legale californiano Quinn Emanuel, al quale sono dovuti circa 500mila euro. Ciò dimostra un quadro debitorio eterogeneo che abbraccia sia il settore finanziario sia quello legale.
Conseguenze e indagini in corso
Nonostante le indagini siano ancora in corso e i liquidatori abbiano cercato di ottenere risposte dalle parti interessate, la situazione rimane complicata. Se la Corte cinese dovesse autorizzare, i creditori avrebbero la possibilità di agire anche in Cina per recuperare i fondi dovuti. Questo scenario non solo mette in luce le sfide finanziarie che la famiglia Zhang e il Suning Holdings Group devono affrontare, ma anche le possibili ripercussioni che potrebbero emergere nel tessuto economico e sportivo legato alle loro attività. La saga debitoria degli Zhang si conferma quindi un caso emblematico di come le vulnerabilità finanziarie di grandi conglomerati possano avere vasti riflessi a livello internazionale.
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