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Bergomi: “I nuovi non cambiano l’11 titolare, Inzaghi per riconfermarsi dovrà lavorare sull’aspetto mentale”
L’ex difensore Beppe Bergomi sostiene che i nerazzurri si siano rafforzati ma che questo non comporti automaticamente un nuovo trionfo in campionato.
Beppe Bergomi alla Gazzetta dello Sport sostiene che l’Inter debba restare sul pezzo per non andare incontro a sorprese sgradite nella prossima stagione. “Non sarà per niente facile riconfermarsi perché serve la stessa ferocia, se non addirittura qualcosa in più. Vincere è sempre difficile, ripetersi lo è ancora di più. Quindi sarà fondamentale lavorare molto sull’aspetto mentale, affinché non manchino mai gli stimoli. Nel calcio contano davvero tantissimo, fanno la differenza”.
Sui nuovi acquisti
“Taremi, Zielinski e Martinez sono innesti validi, che consegnano un numero più ampio di alternative a Inzaghi nei rispettivi reparti. Tuttavia, non sono stelle che cambiano gli equilibri dell’undici titolare, il cui livello è rimasto piuttosto invariato. Si ripartirà, specialmente nella fase iniziale, dalle stesse certezze. È comprensibile, anche perché questo ciclo ha già raggiunto una maturità importante. Nel complesso, Inzaghi dovrà adattarsi alla necessità di ruotare gli elementi. L’impressione è che quest’anno l’Inter non possa fare troppi calcoli in termini di obiettivi, ha il dovere di andare fino in fondo in qualsiasi competizione. Per questo, dosare le risorse a disposizione sarà determinante e con una rosa così ampia sarà senz’altro più semplice”.
L’avviso
“Occorre cautela nelle valutazioni di inizio stagione perché è trascorso un anno per tutti i calciatori e contemporaneamente l’età media della rosa non è stata abbassata, specialmente nell’undici titolare. Quindi, è difficile stabilire in quali condizioni i giocatori si approcceranno a un nuovo campionato, considerando in particolar modo l’enorme numero di partite da giocare. Inoltre, negli ultimi anni, i campioni d’Italia hanno sempre attraversato stagioni complicate con il tricolore sul petto. Penso al Milan che finisce quinto o al Napoli che è appena arrivato decimo”.
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