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Vocalelli: “L’Inter da un punto di vista se la gioca con le big d’Europa”
Il giornalista Alessandro Vocalelli sottolinea le differenze presenti tra gli organici delle due milanesi.
Alessandro Vocalelli sulla Gazzetta dello Sport esprime il suo parere sul mercato dell’Inter e del Milan. “Il Milan, per andare all’assalto dell’Inter, è partito dall’attacco – sistemando Morata come centravanti di manovra – con un occhio però attento al pacchetto difensivo. E Pavlovic, parere strettamente personale, sarebbe davvero un colpo fantastico. Ma dato che le partite si giocano in 105 metri di lunghezza e 65 di larghezza, ma si vincono soprattutto a centrocampo, viene da chiedersi: a che punto è, in questo reparto, l’inseguimento ai nerazzurri? Che da questo punto di vista se la giocano con le big d’Europa, senza alcun complesso d’inferiorità. Perché i sei a disposizione di Simone Inzaghi sono un concentrato di tecnica, forza, dinamismo e imprevedibilità. Le qualità che fanno grande un calciatore e, più in generale, rappresentano l’assortimento ideale per puntare al massimo traguardo”.
La particolarità del centrocampo nerazzurro
“L’Inter ha sei calciatori duttili, interscambiabili, in cui le alternative – perché chiamarle riserve è un insulto alla concorrenza – valgono quanto i titolari. Non c’è dubbio che, da Campioni d’Italia, sia giusto ripartire con Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan: un concentrato di elettricità e intelligenza, capace di stordire l’avversario. Ma, nel giochino delle coppie, Frattesi è la fotocopia di Barella; Asllani il playmaker ideale per far respirare Calhanoglu e Zielinski… beh, Zielinski è un titolarissimo a tutti gli effetti. Destinato a recitare da protagonista, perché – e non è un’esagerazione – in giro per il mondo ci sono pochissimi interpreti del ruolo alla sua altezza. Uno che lavora di esterno e di suola, accarezzando il pallone, ha il motore di un mediano e i piedi di un trequartista. E soprattutto si porta dietro un bagaglio di gol”.
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