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Condò: “Barella ha giocato 60 partite ma il minutaggio è minore di tanti altri per merito di Inzaghi”
L’opinionista Paolo Condò sottolinea come ormai si giochi un numero di partite troppo elevato.
Paolo Condò su La Repubblica analizza il minutaggio di parecchi giocatori molto impiegati: tra questi figura Nicolò Barella che però, per merito di Inzaghi non è stato spremuto particolarmente. “L’urlo di Tardelli nella finale mondiale del 1982 sprigionava energia fisica e mentale anche perché Marco, quell’11 luglio, stava giocando la gara numero 40 della sua stagione: la Serie A era a 16 squadre, la sua Juve l’aveva vinta in volata sulla Fiorentina senza fare molta strada in coppa dei Campioni, alla fine il quasi en plein con la Nazionale (sostituito una sola volta in sette partite) aveva portato il tempo d’impiego stagionale a 3.352 minuti”.
Tempi più recenti
“Il panorama del 1994 era cambiato: Serie A a 18 squadre e coppe europee allargate. Il simbolo della spedizione mondiale negli Stati Uniti, Roberto Baggio, toccò alla fine le 55 presenze per un totale stagionale di 4.743 minuti. Nel 2006 vinciamo il titolo quando la A ormai è salita a 20 unità e la Champions si gioca con i gironi: Fabio Cannavaro porta a casa pure il Pallone d’oro dopo 60 partite per un totale monstre di 5.411 minuti in campo”.
I più impiegati in questo momento
“Quest’anno Nicolò Barella grazie a coppe e coppette pareggia il dato delle 60 gare malgrado l’Europeo infelice: i minuti però sono un migliaio di meno, 4.480, a dimostrazione che Simone Inzaghi conosce l’arte delle sostituzioni. Per superare il muro delle 60 andiamo all’estero: Ilkay Gündogan, regista della Germania e del Barcellona, ha chiuso la stagione con i quarti dell’Europeo a quota 66 partite e 5.256 minuti. Mille in meno per Julian Alvarez, che al Manchester City viene sostituito più di frequente: ma pure lui conta 66 gare e l’Argentina semifinalista gliene assicura almeno un’altra. L’inglese Phil Foden e l’uruguaiano Federico Valverde, entrambi ancora in corsa, sono a 65. Il più presente contando i minuti, però, è l’indistruttibile Rodri, 5.321’ in 61 partite nelle quali non è uscito praticamente mai. Scelta logica se considerate che nel City è rimasto imbattuto per la bellezza di 74 partite”.
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