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Manicone: “Sommer è all’apice della carriera, Ndoye? Mi piace davvero un altro svizzero”
L’allenatore Antonio Manicone è stato vice di Petkovic alla nazionale svizzera, prossima avversaria dell’Italia.
Antonio Manicone a Sport Mediaset ha parlato della Svizzera e dell’obiettivo dell’Inter Dan Ndoye. “La Svizzera è un avversario tosto, forse il peggiore da affrontare in questo momento. In questo momento la Svizzera è più in forma fisicamente e mentalmente. Sta giocando bene con ottime prestazioni. Ha messo in difficoltà la Germania prendendo gol nei minuti di recupero altrimenti finiva in testa nel girone. L’Italia deve avere molto rispetto di questa Svizzera, negli ultimi Europei dove c’ero anche io ha eliminato la Francia e perso ai rigori con la Spagna. La squadra è maturata ulteriormente, ha fatto esperienze ed ha calciatori che giocano in campionati importanti con tanto di vittorie. Alcuni esempi? Sommer, Akanji e Schar. Senza dimenticare Xhaka e Freuler. Embolo è una forza della natura”.
Su Ndoye
“L’avevo visto un 8 anni fa circa quando era al Losanna: era entrato a gara in corsa prendendo subito un palo e facendo gol. A me è piaciuto davvero Aebischer. Sta giocando come quinto sulla fascia, accentrandosi però nella fase di possesso. Ciò permette agli elvetici di avere superiorità numerica in mezzo al campo andando anche al tiro dalla distanza. Il fatto di avere diversi elementi allenati da Thiago Motta, Guardiola e Xabi Alonso non è affatto banale: i calciatori si parlano tra loro, la Svizzera fa un gioco moderno con calciatori forti”.
Sul portiere nerazzurro
“Se è all’apice della sua carriera? Sì, assolutamente. Lo merita, è un ragazzo che fa spogliatoio, che fa gruppo. Dà tranquillità al reparto e sa giocare con i piedi. Sono molto contento per lui. Come altri compagni è al massimo della forma, tutti giocano con convinzione”.
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