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Vocalelli: “Calhanoglu deve essere grato all’Inter ma la vera notizia è un’altra”
Il giornalista Alessandro Vocalelli ha analizzato quanto successo attorno al regista turco negli ultimi giorni.
Alessandro Vocalelli sulla Gazzetta dello Sport ha parlato così della scelta di Calhanoglu. “E così Calhanoglu ha messo un punto sulla sua possibile cessione al Bayern. O forse no, ma questo è un altro discorso, e va messo in subordine rispetto al resto”.
Controtendenza
“Già, perché la “notizia” ora è un’altra: con chiarezza estrema il giocatore, verrebbe da dire il fuoriclasse turco, ha spiegato di star bene all’Inter. E dunque di non essere intenzionato a creare problemi al club. Un comportamento, se ci pensate, in netta controtendenza rispetto alla moda degli ultimi tempi”.
La mossa del regista
“Calhanoglu, parlando ai suoi tifosi e forse anche al suo club, ha chiarito di non voler essere la molla per far decollare l’affare. «All’Inter sto bene» vuol dire tanto. Innanzitutto che Marotta potrà gestire il futuro senza la classica, e abusata, situazione di sentirsi stretto all’angolo. E che Inzaghi sa di poter contare su un grande calciatore che non comincerà un martellamento sempre più vigoroso. Una bella notizia, dicevamo, per i tifosi, perché stiamo probabilmente parlando – senza esagerazioni – del miglior elemento del campionato scorso. Non solo nerazzurro, ma dell’intero panorama. Perché all’Inter, e di questo deve essere giustamente grato, ha imparato non solo ad essere quel meraviglioso giocoliere che conoscevamo, non solo quel formidabile playmaker di cui si intuivano le qualità, ma anche una formidabile diga. Insomma, un perfetto uomo-squadra, nel senso della capacità di essere un riferimento tecnico ma anche tattico. Il massimo complimento che si può fare nel calcio”.
Le conclusioni
“Insomma, la bella, grande notizia, è che Calhanoglu non farà pressioni. La seconda è che il pallino è saldamente nelle mani della dirigenza nerazzurra. Che potrà valutare, nella piena ed esclusiva responsabilità, cosa è meglio per l’Inter. Perché il passaggio di consegne a livello dirigenziale, e questo solo conta, dovrà comunque garantire una squadra ancora più forte. Come chiedono giustamente i tifosi”.
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