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Marotta: “Mondiale per Club grande vetrina ma si gioca troppo, ecco cosa si può fare, Lautaro virtualmente ha già firmato”
Il presidente dell’Inter Beppe Marotta ha aggiornato la situazione sui prolungamenti di capitano e allenatore nerazzurri.
Beppe Marotta ha affrontato tanti temi a Rai Radio 1 partendo dal discusso Mondiale per Club: “Il Mondiale per Club è una vetrina importante a livello mondiale che accettiamo con orgoglio, ma è anche vero che esiste un ulteriore sovraffollamento del calendario. Dalla prossima stagione, con il nuovo format della Champions League, ci saranno più partite, anche 17 per vincere la coppa. Il calendario si comprime sempre di più, andrebbe rivisto“.
Sul rinnovo del capitano
“Virtualmente ha già firmato, siccome è impegnato con la sua nazionale dovremo aspettare qualche giorno per la firma, ma consideriamo già effettuato il suo rinnovo”.
Il rinnovo di Inzaghi
“Ha tempo per fare esperienza, ha fatto un salto in avanti notevole, è un bravissimo allenatore, moderno. Aggiunge, accanto alle sue qualità professionali, una grande qualità umana che va di pari passo con la competenza. Oggi la competenza deve andare di pari passo con le qualità umane. Inzaghi coniuga tutto questo, la pressione che viene esercitata su di lui è tanta perché è responsabile tecnico di un club mondiale, ma io sono molto contento e ottimista per il suo futuro. La speranza è che possa rimanere con noi per tanti anni”.
Il cambiamento del calcio italiano
“Lo sport rappresenta un grande. rilevante patrimonio della nostra Italia e va tutelato. Dall’altra dico che ormai non siamo più l’El Dorado del calcio, rappresentiamo un calcio di transizione. Difficile per noi trattenerli, la capacità nostra è quella di sostituirli degnamente e non creare barriere andando a pagare giocatori in modo sconsiderato. Delle 20 proprietà di Serie A, 10 sono straniere. Questo significa che il nostro modello di mecenatismo non c’è più e meno male che arrivano capitali stranieri. Chiaro che questi investitori, come nel caso di Oaktree, manifestano la volontà di mantenere sempre continuità e stabilità nella loro gestione con grande trasparenza e con grande rigidità economico-finanziaria. No alle spese folli, sì alla valorizzazione dei giovani e questo è il motto che ci deve contraddistinguere”.
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