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Marotta presidente-dirigente: i cambiamenti sono pochi ma uno riguarda il calciomercato
L’ex dirigente della Juventus inizierà a gestire il club nerazzurro senza trascurare le sue “vecchie” mansioni.
In una svolta epocale per l’Inter, Beppe Marotta amplia il suo raggio d’azione all’interno del club nerazzurro, assumendo simultaneamente le vesti di presidente e mantenendo quelle di dirigente.
Due cariche in una
La Gazzetta dello Sport prova a far luce su come cambierà il suo modus operandi. Con questa nuova carica, il dirigente rimane al centro pulsante delle operazioni nerazzurre. Questo cambio di responsabilità rappresenta una significativa variazione rispetto al passato, dove le funzioni del presidente e dell’amministratore delegato erano nettamente distinte.
Il vero cambiamento
Una delle conseguenze più immediate di questa nomina riguarda proprio il calciomercato: sia Marotta che Ausilio non avevano potere di firma per le operazioni in entrata che superavano il costo di 20 milioni di euro, serviva sempre l’ok definitivo da parte di Zhang prima di chiudere l’affare. Marotta comunque non disporrà di autonomia assoluta nelle decisioni che superano una certa soglia finanziaria ma sicuramente si prevede che ci sia una maggiore agilità nei processi: in poche parole Oaktree dovrà comunque dare il suo ok ad operazioni importanti ma si pensa che sarà tutto abbastanza rapido.
Differenze col predecessore
La nuova carica non lo distoglierà dalle dinamiche di campo; Marotta al contempo continuerà a seguire da vicino le trattative di mercato, la gestione dei rapporti con le istituzioni e gli altri club. A differenza del suo predecessore, che dovette apprendere l’universo calcistico partendo da zero, Marotta assume il nuovo ruolo forte di un’esperienza consolidata e di successi ottenuti sul terreno di gioco e fuori.
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