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Thuram: “Quando indossi la maglia dell’Inter rappresenti più di te stesso, ecco perché il goal nel primo derby è speciale”
L’attaccante dell’Inter Marcus Thuram spiega come si è ambientato a Milano e non solo.
Marcus Thuram si è raccontato ai canali ufficiali della Lega Serie A ripercorrendo i tratti salienti della sua prima stagione interista. “Quando vedi questi trofei pensi alla storia dell’Inter, è evidente che sono approdato in un club pieno di storia. che ha visto giocatori forti come Adriano e Ronaldo lasciare il segno. Quando indossiamo la maglia dell’Inter, capiamo che rappresentiamo molto di più che noi stessi, incarniamo un’eredità e una storia”.
I migliori amici
“Ne ho di amici, Dimarco è il milanese per eccellenza. Ho un aneddoto su di lui, probabilmente era il mio primo mese a Milano. Andai a mangiare in un ristorante, a mattina dopo, arrivato all’allenamento, Dimarco mi chiese perché fossi andato lì. Rimasi sorpreso dal fatto che sapesse che ero andato lì, poi mi rispose: ‘Questa è la mia città, so tutto quello che succede qui’. Il mio rapporto con Lautaro si è sviluppato in modo molto naturale, sapevo già che è un grande attaccante. Non vedevo l’ora di giocare al suo fianco una volta arrivato all’Inter, sapevo che avremmo potuto fare grandi cose insieme.Sono rimasto piacevolmente sorpreso perché si è dimostrato molto gentile con me. Anche se in campo può sembrare serio, qualche volta anche un po’ arrabbiato e cattivo, fuori scherza sempre. E’ un super capitano”.
Il momento più importante
“Il gol contro il Milan, quello dell’andata. Molto speciale anche il secondo gol del ritorno ma ormai la stagione era quasi finita e la gente mi conosceva già. Ma prima di quel gol si cercava ancora di capire chi fosse realmente Marcus Thuram, quanto fosse forte. Segnare così presto nella stagione, e in quella partita in particolare, ha creato un forte legame tra me e tifosi. Quando sono arrivato qui, mi è stato subito detto che l’obiettivo era vincere il campionato. Abbiamo avuto una stagione fantastica, abbiamo sentito la gioia che abbiamo portato ai tifosi, è quello per cui giochiamo. Quando abbiamo vinto lo scudetto, c’è stata la parata su un autobus scoperto, non avevo mai visto tanta gioia in città, è stato incredibile. Così si alimenta il nostro desiderio di lottare per i tifosi. Per alcuni siamo dei supereroi, siamo consapevoli di avere questa responsabilità di restituire qualcosa ai tifosi”.
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