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Facchetti: “Marotta scelta perfetta, è la chiusura di un cerchio, ci sono legami con mio padre”
Il figlio dell’ex presidente dell’Inter Giacinto Facchetti, Gianfelice, ha sottolineato qualche similitudine esistente tra suo padre e Marotta.
La Gazzetta dello Sport ha intervistato Gianfelice Facchetti per chiedergli un parere sul nuovo presidente dell’Inter Beppe Marotta. “Credo che avere puntato su di lui sia stata la scelta perfetta, una figura forte e carismatica tanto nel lavoro di campo quanto a livello diplomatico. Insieme ai vari collaboratori ha permesso ai tifosi di non avvertire le difficoltà legate ai problemi di Suning, mantenendo l’Inter ai vertici malgrado la chiusura dei rubinetti cinesi”.
La speranza
“Oaktree ha avuto un approccio molto misurato e rispettoso della nostra storia. Oltre ad avere mandato un messaggio importante con i rinnovi di Inzaghi, Barella e Lautaro. Bene così! Ci si augura sempre che l’ultimo presidente vinca più dei predecessori. Spero che l’Inter con Marotta possa conquistare più trofei di quanti ne ha alzati la famiglia Moratti, che resta la storia del club”.
Le similitudini con Giacinto Facchetti
“Anche se in un periodo molto diverso, perché nel 2004 stava per succedere di tutto e le pressioni non mancavano. Eravamo rimasti alla Coppa Uefa del 1998, ma con papà tornammo a vincere, inaugurando il ciclo che sarebbe culminato con la notte di Madrid. Però mi ha fatto piacere che Marotta abbia ricordato papà. La vedo anche come la chiusura di un cerchio, perché quando Beppe era all’Atalanta mio padre, grande amico dell’allora proprietario Ruggeri, disse che quel giovane dirigente avrebbe fatto carriera… Trovo che tra loro ci siano tratti comuni. Entrambi sono uomini di campo, perché Beppe non ha mai giocato ma ha ricordato di avere iniziato a 17 anni entrando nello spogliatoio del Varese. Papà nel 2004 disse cose simili all’idea di avere passato una vita in nerazzurro fino al vertice. Li unisce pure il pragmatismo lombardo”.
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