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Marotta: “Essere presidente è qualcosa di emozionante, ho in mente Facchetti, ecco cosa posso dire sui 3 rinnovi”
Il club nerazzurro oggi ha eletto il ventiduesimo presidente della sua storia: l’amministratore delegato è il successore di Steven Zhang.
Beppe Marotta ha commentato così la sua nomina a presidente dell’Inter: “Un’emozione grande, essere presidente di una squadra e società così importante è qualcosa di emozionante e coinvolgente”.
Le prossime mosse
“Sono un presidente che ama il suo lavoro, credo di conoscerlo bene. Sono in un grande club, ho necessariamente bisogno di tutta la macchina dell’Inter. Donne e uomini che lavorano all’interno, principalmente Ausilio, Baccin, Antonello e Zanetti. Il nostro modello è fatto di un grande patrimonio umano, la base di ogni successo. C’è tanta competenza e tanta motivazione”.
Punti di riferimento
“Il valore della memoria ha sicuramente grande forza. In mente ho Giacinto Facchetti che come profilo si avvicina a me. Sono finiti i tempi dei presidenti mecenati che tanto hanno dato. Ma veramente tanto. Mi riferisco a Moratti, Fraizzoli, Pellegrini. Oggi il calcio è diverso ma questi grandi dirigenti mi hanno inculcato una grande linea da seguire. Da ultimo non dimentico Zhang che, pur essendo giovane, ha dato tanto. La mia aspirazione è in chi mi ha preceduto, la forza dell’Inter non è il presidente ma tutto il patrimonio umano”.
Le trattative per i rinnovi di Lautaro Martinez, Barella ed Inzaghi
“C’è intesa con la proprietà e proseguiremo su questa linea. Sono ancora ottimista, non ci saranno grandi problemi perché i tre hanno un forte senso di appartenenza, è un vantaggio rispetto a qualsiasi altra negoziazione”.
Sul fututo
“Chiaramente provo questa grande esperienza che non modifica più di tanto la mia vita. Oggi sono un dirigente operativo dell’Inter, la mia è una versione particolare dell’essere presidente. Finché c’è passione, voglia di lavorare vado avanti. 2027 non è dietro l’angolo, intanto cominciamo ad arrivarci”.
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