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Inter, Maldini si complimenta: “Struttura sportiva che determina il futuro”
Paolo Maldini ha evidenziato i meriti dell’Inter e della società in merito allo scudetto vinto, proprio contro il Milan.
Intervenuto ai microfoni di Radio Serie A, Paolo Maldini, leggenda del calcio italiano e figura emblematica nella storia del Milan, ha condiviso il suo punto di vista sul mondo del calcio, illuminando il pubblico con aneddoti significativi e riflessioni profonde sulla natura dello sport e sulla recente vittoria dell’Inter in campionato.
L’insegnamento di Berlusconi
Maldini ha iniziato il suo intervento con un ricordo di Silvio Berlusconi, esprimendo come l’ex presidente del Milan abbia sempre cercato di bilanciare il desiderio di vittoria con il rispetto per l’avversario. Ha raccontato come Berlusconi non fosse avverso alla vittoria dell’Inter in assenza di successi del Milan, dimostrando una visione sportiva che andava oltre la rivalità. Questa filosofia, secondo Maldini, ha rappresentato un importante insegnamento sulla sportività e il riconoscimento dei meriti altrui.
La sfida con il “Fenomeno”
Riguardo ai suoi ricordi in campo, Maldini ha evocato la figura di Ronaldo, il “Fenomeno” dell’Inter, sottolineando la difficoltà nell’affrontare un avversario così talentuoso. Nonostante il calcio dell’epoca permettesse un gioco più fisico, Ronaldo rappresentava una sfida estrema, data la sua combinazione unica di forza, velocità e tecnica. Questo confronto ha rappresentato per Maldini uno degli scontri diretti più impegnativi della sua carriera.
Una questione di strategia
Passando ad analizzare la recente vittoria dell’Inter, Maldini ha sottolineato come il successo nerazzurro non sia casuale, ma il risultato di una solida struttura sportiva e di una chiara strategia a lungo termine. Ha evidenziato l’importanza di gratificare le figure chiave, come l’allenatore e il direttore sportivo, con contratti lunghi, una pratica che ha contribuito alla stabilità e al successo del club. A contrasto, ha citato il declino del Napoli, attribuendolo alla perdita del loro allenatore e del direttore sportivo, per ribadire quanto sia cruciale il supporto strutturale dietro le quinte.
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